Da Londra arriva una lezione che passerà alla storia: l’Europa dei banchieri sanguisuga può essere fermata e la vera indipendenza, per ogni popolo, è quella che sancisce la libertà dall’Unione europea”. Commenta così il risultato del referendum inglese che ha sancito la vittoria di chi vuole lasciare l’Unione europea, Massimo Costa, leader del movimento indipendentista, Siciliani Liberi.

“Ricordiamo che questa Europa ormai non è il sogno di una confederazione pacifica di stati, magari di stati regionali, ma è una consorteria di banche che ha sovvertito tutti gli ordinamenti democratici, che ci sta imponendo trattati commerciali in cui i produttori locali vanno in rovina. Il voto nel Regno Unito- continua Costa- ci insegna che un’altra Europa è possibile. Un’Europa di libertà e democrazia, contro quella della burocrazia e dell’oppressione”.

La seconda lezione che ci arriva, dice Costa, è che “anche l’Euro, la più sbagliata delle monete, ha i giorni contati. Non sono bastati Obama, il Fondo Monetario Internazionale, l’Unione Europea, la City di londra, Soros, Junker, la Chiesa anglicana, la stampa “embedded” e tanti tanti altri “potenti” del mondo a impedire il naufragio.Si farà certamente un referendum in Olanda, quale credete sarà il risultato? Come voteranno i francesi l’anno prossimo? Fa un po’ pena vedere gli schiavi mediterranei affezionati alle loro catene, ma – nonostante loro – torneremo liberi”.

“Ma la terza lezione- sottolinea Costa- è quella più importante per noi Siciliani, come per tutti i popoli europei senza stato: LA VERA INDIPENDENZA E’ DALL’UNIONE EUROPEA! Noi siamo disposti anche a negoziare, a “sopportarla”, a inserirci nelle pieghe dei diritti delle “regioni insulari” finché non è possibile nulla di meglio. Ma questa è solo “realpolitik”. Non si può essere “indipendentisti dall’Italia” e poi andarsi a mettere nuove, più pesanti, catene da Bruxelles o Francoforte. Oggi da queste elezioni esce sconfitto anche l’indipendentismo scozzese, che si attarda nella posizione europeista più reazionaria. Noi non li comprendiamo. Oggi è un giorno di festa anche per l’indipendentismo siciliano. Una strada è segnata anche per noi, e chissà che l’antica cugina normanna della Sicilia, libera finalmente dalle massomafie globali che pure lì hanno avuto la loro culla storica (ma che in realtà sono apolidi), non possa essere di aiuto e di esempio per l’altra grande isola europea che oggi lotta per la propria indipendenza: la Sicilia”.

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