“Il 23 maggio è la giornata della memoria laica: La concomitanza del concorso dei dirigenti scolastici con l’anniversario della strage di Capaci dimostra una disattenzione del ministero dell’Istruzione e del Merito, fino a poco tempo fa protagonista delle stesse manifestazioni, clamorosa. Il rischio che corriamo è che la lotta alla mafia torni ad essere un fatto esclusivamente siciliano. O prendiamo coscienza che la mafia è un fatto nazionale e internazionale o non saremo pronti al contrasto. Ma tutto ciò forse al ministero non lo sanno”. Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente della commissione Antimafia all’Ars.

La rabbia dei sindacati e presidi

Ieri i segretari generali Flc Cgil Palermo e Flc Cgil Sicilia Fabio Cirino e Adriano Rizza e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, sono intervenuti sulla vicenda. In quella data, peraltro, parteciperanno al corteo popolare per un’antimafia sociale e intersezionale, che si muoverà alle 15 dalla facoltà di Giurisprudenza, assieme alla segretaria generale della Flc Cgil nazionale Gianna Fracassi, che ha scelto di venire a Palermo per le manifestazioni.

Queste le loro parole: “Siamo increduli per la mancanza di attenzione da parte del ministero nella scelta, per il concorso a preside, di una data così importante per la memoria del Paese e per la quale prima lo stesso ministero organizzava le navi della legalità. Sembra che non ci sia più la stessa attenzione, che si stia perdendo la voglia. La memoria va coltivata e diffusa e ha bisogno soprattutto delle giovani generazioni, del mondo della scuola e della conoscenza. Auspichiamo in un ripensamento e chiediamo che venga almeno consentito a quei dirigenti scolastici chiamati a far parte delle commissioni, che volessero partecipare alla manifestazione, di poter essere sostituiti”.

Le manifestazioni per l’anniversario e il rischio di tensioni in piazza

Niente navi della legalità (ma non è la prima volta e quest’anno scarso coinvolgimento scolastico visto che nella stessa data si svolgerà il concorso per i dirigenti (ovvero i presidi)  che coinvolgerà scuole e docenti. La memoria della strage di Capaci, a 32 anni di distanza, cambia volto.

Anche quest’anno, però, nonostante le manifestazioni in tono minore e, più ce altro, statiche, c’è il rischio di scontri e polemiche visto che gli antagonisti sono pronti a scendere in piazza con un corteo simile a quello anche nel 2023 si infranse contro il muro delle forze dell’ordine che avevano il mandato di evitare il contatto con le manifestazioni ufficiali.

Le manifestazioni al nuovo museo del presente

Fulcro di tutto, quest’anno, sarà il nuovo Museo voluto dalla Fondazione Falcone. Il Museo del presente Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (così si chiama) è un progetto in esclusiva della Fondazione Falcone che comprende il Palazzo Jung, assegnato dalla Città Metropolitana per i prossimi vent’anni a tale scopo, seguito dalla sede di Roma di via dei Gracchi e da un edificio storico che la Provincia Autonoma di Bolzano e il Comando Truppe Alpine stanno definitivamente individuando nel cuore del territorio dell’Alto Adige.

Il Museo è parte della Fondazione Falcone, con Maria Falcone Presidente e Vincenzo Di Fresco consigliere di riferimento e a capo del progetto curato da Alessandro de Lisi.

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