Sono scattati da ieri gli aumenti del 10% i prezzi dei trasporti da e per le isole minori della Sicilia. Un rincaro che, sommato ai precedenti, porta l’incremento complessivo delle tariffe al 72% dal 2022 ad oggi, accompagnato da una riduzione delle corse e dei servizi disponibili. Dopo le polemiche oggi la Regione siciliana annuncia un dialogo aperto con il Ministero dei Trasporti ed una nuova gara per assegnare il servizio.
Le polemiche
La denuncia viene da Federconsumatori che parla di “Un ennesimo aumento che troviamo ingiustificato e ingiustificabile, che rappresenterà un duro colpo per le comunità isolane e per il turismo” – afferma Michele Carrus, presidente di Federconsumatori. – “La scelta di trasferire integralmente gli aumenti dei costi operativi sulle tariffe pagate dai cittadini, senza alcun meccanismo di compensazione o revisione annuale delle sovvenzioni, penalizza gravemente le economie locali, già messe a dura prova dalla crisi economica e dai rincari generalizzati che, a causa di queste nuove tariffe non potranno che aumentare ulteriormente”.
“Per di più è mancato completamente il confronto con gli enti locali – denuncia Alfio La Rosa, Presidente di Federconsumatori Sicilia – in questo modo l’esigenza di garantire un servizio pubblico essenziale a costi accessibili passa del tutto in secondo piano rispetto alle volontà lucrative delle aziende di trasporto marittimo, in spregio di ogni principio che riconosce e tutela le peculiarità delle isole e impone di rimuovere gli svantaggi derivanti dal’insularità”.
Appello al governo
Federconsumatori si unisce all’appello rivolto da diverse associazioni di categoria al Governo e alla Regione Siciliana affinché intervenga con urgenza per bloccare gli aumenti e avviare una revisione della convenzione ministeriale, al fine di garantire tariffe eque, servizi adeguati e un diritto alla mobilità realmente tutelato.
L’attacco politico 5 stelle
“L’aumento del 10% sui biglietti di aliscafi e traghetti per le isole minori siciliane è l’ennesimo fallimento della giunta Schifani, che sta riducendo queste aree e mere colonie. Prezzi più alti e meno corse: questo è il mood di un’amministrazione regionale la cui foga nello scaricare ogni costo sui cittadini si fa sempre più veemente. La cosa più raccapricciante è che proprio il governatore che ormai da anni non riesce a tenere un livello minimamente decente dei trasporti regionali, è il primo fan del ponte sullo Stretto. Un’opera “fantasy” che, come hanno confermato oggi le associazioni Greenpeace, Wwf, Lipu e Legambiente alla Camera, è completamente insostenibile dal punto di vista economico, ingegneristico, ambientale e anche procedurale. Insomma, le stesse destre che non riescono a garantire un servizio degno di tale nome per le isole minori, vogliono convincerci che è giusto buttare una vagonata di miliardi per un ponte che non ha nemmeno un progetto esecutivo, e il cui passaggio decisivo al Cipess resta una chimera. L’Italia di Meloni e la Sicilia hanno un unico filo conduttore: fare disastri sulla pelle dei cittadini” sostiene, in una nota, la deputata M5s Daniela Morfino.
Interrogazione al Ministro dei Trasporti
“Ogni giorno chi vive nelle isole minori siciliane subisce una discriminazione indiretta, un’ingiustizia che non può più essere tollerata. Se l’insularità della Sicilia è già di per sé uno svantaggio, quella di vivere in un’isola minore rappresenta uno svantaggio nello svantaggio. I cittadini delle isole minori sono costretti ad affrontare costi e disservizi che compromettono il diritto alla mobilità e all’uguaglianza” dice Ida Carmina, deputata del Movimento 5 Stelle, annunciando la presentazione di un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere risorse strutturali necessarie a eliminare le disuguaglianze che gravano
quotidianamente sui cittadini delle isole minori siciliane.
“L’aumento del 10% sui biglietti di aliscafi e traghetti per le isole minori siciliane, in vigore dal 1° aprile e applicato dalle compagnie Caronte & Tourist Isole Minori e Liberty Lines, è solo l’ultimo colpo inflitto a residenti, pendolari e famiglie – prosegue Carmina –. Un rincaro che si somma alla riduzione delle corse e a tariffe già molto alte, conseguenze dirette di una gestione dei trasporti marittimi in cui prevale il monopolio di poche compagnie e l’assenza di una politica di lungo termine. Non possiamo accettare che le isole minori vengano trattate come periferie dimenticate. Serve un impegno concreto e duraturo da parte del Governo, con risorse adeguate e una pianificazione strutturale. Questa battaglia oltre che all’Assemblea regionale siciliana, la porteremo anche in Parlamento affinché il diritto alla mobilità dei cittadini delle isole minori venga finalmente garantito e rispettato” conclude la deputata del Movimento 5 Stelle.
Nuova gara per quattro lotti
Al culmine delle polemiche arriva l’annuncio: “Un nuovo bando di gara per assegnare i quattro lotti di trasporto regionale per le isole Egadi, Eolie, Ustica e Pantelleria a compagnie che forniscano il servizio con navi per passeggeri e merci ro-ro (roll on-roll off) è in via di definizione e sarà pubblicato già nei prossimi giorni” dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò.
Il lotto per le Pelagie è stato già assegnato nel settembre del 2023 a Caronte & Tourist per la durata di cinque anni.
“Inoltre – aggiunge Aricò – la Regione Siciliana sta chiedendo al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, titolare della commessa, l’istituzione di un tavolo tecnico in cui confrontarsi per individuare le soluzioni più idonee a tutelare i siciliani rispetto all’incremento delle tariffe posto in essere dal primo aprile”.
Schifani preoccupato. “Serve maggiore concorrenza”
“Desidero esprimere la mia forte preoccupazione per l’aumento indiscriminato del costo dei trasporti marittimi per le isole minori, in particolare per quanto riguarda i collegamenti sovvenzionati dallo Stato, nell’ambito di un’intesa con le compagnie di navigazione. Questa situazione incide pesantemente sulla vita dei cittadini e delle imprese che operano nei nostri territori insulari, già fortemente penalizzati dalla discontinuità territoriale. Per tale ragione, ho dato mandato all’assessore alle Infrastrutture Aricò di avviare con urgenza un tavolo tecnico con il ministero dei Trasporti L’obiettivo è trovare soluzioni concrete per contenere i costi e garantire la sostenibilità economica e sociale dei collegamenti marittimi con le isole minori” dice
il presidente della Regione siciliana Renato Schifani.
“Non possiamo inoltre ignorare – prosegue Schifani – il problema della concorrenza nei trasporti marittimi in Sicilia, dove esiste di fatto una situazione di monopolio che rischia di compromettere ulteriormente l’accessibilità e la qualità del servizio. Riteniamo fondamentale l’intervento delle istituzioni competenti per garantire un mercato equo e trasparente, che possa favorire una maggiore competitività e, di conseguenza, condizioni più vantaggiose per i cittadini”.
Schifani conclude: “Così come avvenuto per il caro-voli, dove il governo regionale ha stimolato l’arrivo di una terza compagnia per rompere il monopolio tra le due compagnie maggiori che effettuavano i voli soprattutto dalla Sicilia verso Roma e Milano, anche sui trasporti marittimi questo è l’obiettivo che intendiamo perseguire con determinazione. Il mio governo continuerà a vigilare affinché i diritti delle comunità insulari vengano tutelati e affinché il principio di continuità
territoriale non resti solo un concetto astratto, ma si traduca in misure concrete ed efficaci per tutti i nostri concittadini”.






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