Erano le festività natalizie del 2013, avevano deciso deliberatamente di non andare a lavorare. Adesso sono indagati dalla Procura di Palermo. Si tratta di 32 dei 277 ex dipendenti dell’ATO PA2 Alto Belice Ambiente, la società che per tanti anni ha svolto il servizio di raccolta e spazzamento dei rifiuti indifferenziati nei 17 comuni dell’ambito, tra cui quello di Monreale. (Più tardi, era il 22 dicembre 2014, la società verrà raggiunta dal decreto di fallimento pronunciato dal Tribunale fallimentare di Palermo).

Il 20 novembre 2018 dovranno rispondere dinanzi al magistrato di questa pesante accusa, così come previsto dall’art. 340 del codice penale.

Sono tutti accusati di essersi assentati ingiustificatamente dal servizio, in violazione di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro e dal contratto di servizio tra il comune di Monreale e la società ABA, e di avere anche turbato la regolarità del servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati.

Secondo gli inquirenti il reato sarebbe stato commesso durante le festività natalizie a cavallo tra dicembre 2013 e gennaio 2014. Si tratta di diversi soggetti tra autisti, operatori ecologici, addetti agli autocarri o agli autocompattatori, impiegati allo spazzamento manuale o allo svuotamento dei rifiuti solidi urbani. Erano tutti operativi sul territorio del comune di Monreale. Coinvolti anche capisquadra e coordinatori del servizio.

Alcuni degli imputati si sarebbero assentati dal lavoro solamente in un’occasione. Chi a Capodanno, chi a Natale. Ad altri invece viene contestato di avere reiterato il reato in più occasioni. A Natale, Santo Stefano, Capodanno, per la Befana, e anche per la vigilia di queste festività.

Gran parte delle persone indagate risulta già imputata nell’altra inchiesta, scoppiata nel 2011, che ha investito sempre l’ATO PA2 “Alto Belice Ambiente”. In quel caso diversi capi di imputazione hanno coinvolto 46 ex dipendenti: furto del carburante contenuto nei serbatoi degli autocompattatori, falsa attestazione di consumi di carburante, illecito smaltimento di rifiuti pericolosi e non, condotte fraudolente ai danni della società, falsa attestazione della presenza in servizio di alcuni dipendenti.

Questo nuovo filone d’indagine è condotto dal Sostituto Procuratore dott.ssa Anna Battaglia. Parte lesa è il comune di Monreale, per il quale l’ATO svolgeva il servizio. Oggi pomeriggio la giunta deciderà se costituirsi parte civile nel processo che la vede come parte lesa.

Gli indagati sono: Giuseppe Cangemi, Castrenze Campanella, Marco Gennusa, Vito Lipari, Roberto Misseri, Girolamo Triolo, Francesco Vitanza, Rosario Valenti, Giovanni Gervasi, Lorenzo Barella, Umberto Giurintano, Alessandro Patellaro, Salvatore Campanella, Salvatore Bruno, Daniele Castelli, Benedetto D’Agostino, Simone Greco, Roberto Greco, Calogero La Francesca, Giovanni Messina, Salvatore Messina, Salvatore Minasola, Giuseppe Pupella, Roberto Pupella, Gaetano Bastone, Achille Milazzo, Vincenzo Mannino, Giuseppe Lo Giudice, Salvatore Paterna, Emilio Salvatore Russi, Fabrizio Giuseppe Alotta, Giovanni Battista Segreto.