Voglio lanciare un appello alle Regioni affinché modifichino fin da subito il calendario in corso e blocchino almeno le battute di caccia (quelle ai cinghiali, le più pericolose e a rischio incidenti) la domenica, quando boschi e monti sono popolati ancora di più di escursionisti, da chi va a funghi, a castagne o semplicemente vuole godersi la Natura senza correre il rischio di morire. Per adesso, con le competenze date al Ministero dell’Ambiente, è quanto si può fare”.

Lo ha scritto il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S), su Facebook.

Proprio ieri in Liguria un 19enne è morto perché ferito durante una battuta di caccia.

“Secondo l’ordinamento italiano – ha spiegato Costa – la materia, disciplinata da una normativa quadro di riferimento, la 157/92, è di competenza del Ministero dell’Agricoltura e gestita dalle Regioni. I calendari venatori regionali in vigore sono stati definiti mesi fa. Quello che posso fare, e che sto facendo, è accertarmi che i pareri Ispra, che vengono emessi per la stagione venatoria, siano rispettati. Non è accettabile che le indicazioni della massima Autorità scientifica in materia, a volte, vengano raggirati o disattesi. Quindi agirò con fermezza nell’interesse del nostro patrimonio faunistico e nella piena indipendenza tecnica di Ispra”. “Il Parlamento potrà fare le dovute valutazioni su ipotesi di riforma della normativa che consentano maggiore sicurezza e una migliore gestione dell’attività venatoria – ha concluso Costa -. Voi cittadini potete fare molto: segnalate ai Carabinieri Forestali, alle Polizie Provinciali e a qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria eventuali violazioni alle normative. Ognuno di noi faccia la propria parte, uno a fianco all’altro, per il bene comune”.

A tal proposito Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia dichiara: “L’assessore Bandiera, che incontra e ascolta solo i cacciatori, faccia un gesto giusto e nobile, accolga subito la proposta del Ministro Costa e vieti la caccia le domeniche.

Sarebbe una sacrosanta scelta dopo l’ultima tragedia di Imperia. Organizzi maggiori controlli per fermare i bracconieri che vigliaccamente hanno continuato ad uccidere esemplari di specie protette”.