Il meritato riposo a casa dopo il nuovo successo: la famiglia, la fidanzata, la buona cucina e gli amici. Andrea Di Liberto, fresco di titolo europeo nella canoa K2 200 con Manfredi Rizza (il secondo consecutivo dopo Poznan), è tornato nella sua Palermo a godersi qualche giorno di relax in vista dei prossimi impegni agonistici che sono comunque dietro l’angolo.

Poche serate fa si è concesso una cena da Gigi Mangia nel cuore della città. Un momento di concessioni culinarie per lui che si definisce “una buona forchetta”. Visita immortalata anche da un post del noto ristoratore palermitano sui social.

“Sono tornato lunedì a Palermo con i miei genitori in macchina – dice – e non ho avuto un comitato di benvenuto ma solo i familiari che mi hanno fatto la festa a casa”.

Ma Andrea Di Liberto, circondato dall’affetto della famiglia e degli amici, nonostante questo ritorno a casa, rimane concentrato su quello che il suo amore sportivo fin dall’età di 12 anni, la canoa. Ed agli obiettivi importanti da raggiungere.

“Avevamo la pressione addosso, siamo stati gli unici a non esultare”

Andrea Di Liberto e Manfredi Rizza, campioni europei nella canoa K2 200

Andrea Di Liberto racconta a BlogSicilia.it la finale europea di Monaco di Baviera di sabato scorso vinta per un battito di ciglia. Un risultato che riconferma la coppia sul tetto continentale dopo il successo in Polonia del 2021 e che arriva dopo il secondo posto nella batteria di qualificazione per la finale dietro i polacchi. Quest’ultimi hanno conteso l’oro vinto dalla coppia azzurra per appena 11 millesimi.

“Avevamo molta pressione addosso – sottolinea – perché sia io che Manfredi (Rizza, ndr) eravamo campioni in carica e riconfermarsi è sempre difficile. Inoltre io sono campione del mondo e Manfredi argento olimpico. Di fronte avevamo avversari veramente importanti. Abbiamo battuto la concorrenza di Polonia, che ha nel suo equipaggio un campione mondiale Under 23 e Lituania vicecampione europea. La gara è stata un lampo ed estremamente combattuta al punto che quando siamo arrivati al traguardo eravamo in linea e non neanche esultato. Siamo stati gli unici a non farlo. Io pensavo fossimo arrivati secondi, Manfredi tra il secondo ed il terzo posto. Poi ci siamo liberati quando è arrivato il responso della giuria. È stato più bello”.

Di Liberto continua: “Eravamo anche sotto pressione perché vedendo che anche gli altri colleghi di nazionale come nel nuoto e nell’atletica stavano ottenendo grandi risultati, eravamo stimolati a fare altrettanto”.

“Poco riposo, ci sono i campionati italiani”

Raggiunto un obiettivo, però, il 25enne canoista palermitano ha già focalizzato il nuovo traguardo: i campionati italiani all’Idroscalo di Milano che si svolgeranno dal 16 al 18 settembre prossimi.

“Non ho tanti giorni di vacanze – spiega – ci sono i campionati italiani a metà settembre e gareggerò nel K1 500 metri e nei 200 metri e poi nel K2 misto 500. La distanza dei 500 metri è molto impegnativa. È intensa e la competizione dura più del doppio rispetto a quella dei 200. Ma è un tipo di gara che conosco perché nelle categorie giovanili ho affrontato la misura ed ho vinto anche le medaglie in tutte le categorie Under alle quali mi sono cimentato”.

Per Andrea Di Liberto il sogno sono le Olimpiadi

E c’è il sogno delle Olimpiadi. L’appuntamento con i cinque cerchi più vicino è Parigi 2024 e lui si sta preparando per riuscire a qualificarsi. Non potrà farlo nella categoria che predilige perché il K2 200 non rientra nel palinsesto olimpico. Per questo si sta allenando duramente in una distanza e con un equipaggio diversi dal suo “habitat naturale”.

Andrea Di Liberto sta provando la distanza dei 500 metri. Da qui anche la preparazione ai tricolori di Milano. Di Liberto sta provando a qualificarsi per Parigi 2024 con il K4 500 in equipaggio sempre con Manfredi Rizza ed altri due azzurri quali Alessandro Gniecchi e Nicola Ripamonti. Con Ghiecchi ha già disputato il Mondiale ad Halifax, in Canada, con il 13° posto. A novembre ripartirà tutto per arrivare ad agosto 2023 con le qualificazioni olimpiche di Duisburg e non ci sono ripescaggi. Ma non è ugualmente finita qui.

“Sto provando il K2 500 che si può qualificare alle Olimpiadi anche grazie al ripescaggio continentale nel 2024. Stiamo lavorando su più fronti ma stiamo andando bene anche sul K4. All’europeo abbiamo fatto il 12° posto mentre al Mondiale il 18 ma c’è da dire che proprio da noi, in Europa, si trovano gli equipaggi più forti”.

L’amore per il mare, gli sport estremi e la meccanica, ecco Andrea Di Liberto

Andrea Di Liberto, che ha vinto anche un titolo mondiale a Copenaghen lo scorso anno nel K1 200 metri, racconta a BlogSicilia.it come si è approcciato alla canoa. “Mi sono avvicinato a questo sport quando avevo 12 anni in modo strano – dice il campione europeo e mondiale – la mia migliore amica mi ha convinto a fare un campus estivo e c’era la canoa. Mi è stato detto che praticando questo sport sarei stato a mare 365 giorni all’anno. Per me che amo il mare è stato amore a prima vista e non sento il sacrificio degli allenamenti o delle rinunce. Alla fine riesco a conciliare tutto, allenamenti, studio – mi sto laureando in ingegneria meccanica – la famiglia, gli amici e la fidanzata”.

Appassionato di motorsport, nuoto, atletica e sport estremi, Andrea Di Liberto si diverte a praticare per hobby sci nautico e il wakeboard. “Mi piacciono – racconta – anche i kart e vorrei fare sci ma a volte rinuncio proprio per evitare infortuni che possano compromettere la mia attività agonistica”.

Ed è anche una buona forchetta “Mi piace molto mangiare – osserva divertito – in questo mio papà che è bravo a cucinare mi ha indirizzato fin da piccolo. Amo il salato ed il dolce quasi alla stessa maniera ma lo spazio per il dolce lo trovo sempre”.