E’ legge la nuova normativa per promozione della coltivazione e della filiera della canapa industriale. E’ stato approvato oggi dalla commissione Agricoltura del Senato, riunita in sessione deliberante, la proposta di legge targata M5S (prima firmataria Loredana Lupo) che apre nuovi orizzonti per il settore.
La legge (la prima in materia, visto che sino ad oggi ci si era basati su circolari nazionali e direttive europee) mira a rivitalizzare la filiera produttiva della pianta, mortificata negli anni da pregiudizi che le hanno ritagliato un ruolo di nicchia, a dispetto delle sue enormi potenzialità e versatilità.

“Con questa proposta di legge – dice Loredana Lupo – il M5S intende rilanciare dopo 60 anni la filiera della canapa industriale in Italia, garantendo maggiore tutela e più strumenti per l’agricoltore”.
Tre le novità introdotte dalla legge: per le varietà che contengono fino allo 0,2% di principio attivo (Thc) non è necessaria l’autorizzazione, i controlli verranno fatti da un unico soggetto e la percentuale di Thc consentita potrà oscillare fino allo 0,6% per aumentare la resistenza della pianta agli attacchi di insetti e microrganismi”.
“La canapa – afferma Loredana Lupo – può essere usata per produrre un po’ di tutto, dalle scarpe, ai vestiti, ai cosmetici, agli alimenti. Si presta ad una cinquantina di diversi tipi di uso. Negli anni ’40 l’Italia produceva più di quanto si produce ora in tutto il mondo. Era doveroso cercare di fare giustizia degli assurdi luoghi comuni e degli interessi dei lobbisti che le hanno impedito la crescita alle aziende del settore”.