Per favorire l’adozione dei cani randagi, 540 dei quali presenti nel canile (circa 80 i cuccioli), stamane Comune di Palermo e Lav hanno sottoscritto l’accordo (presenti il sindaco e il vicesindaco, Leoluca Orlando e Sergio Marino) per un progetto che prevede il coinvolgimento dei rappresentanti di altri canili d’Italia: il parco canile di Milano, il parco canile di Firenze, il canile di Modena, di Magreta, La fattoria di Tobia, il canile sanitario di Bari, insieme ai referenti degli uffici tutela animali dei Comuni di Milano, Firenze, Bologna e Formigine (Modena).

Secondo stime Lav, in Italia un cane in canile costa mediamente 1.277,50 l’anno, che salgono a 8.942,5 considerando il tempo medio di permanenza di un cane in un canile, che in assenza di adozioni è di 7 anni.

“Il progetto nasce esattamente un anno dopo le proteste di un gruppo di volontari che, fuori del canile di Palermo, si batteva per la tutela del diritto all’adozione consapevole. Con lo stesso intento, l’area adozioni Lav e il Comune di Palermo hanno lavorato, nel corso degli ultimi mesi, per realizzare questo progetto a favore dei randagi, siano essi ospitati in canile o liberi sul territorio, e per la prima volta sono scese in campo realtà virtuose di altre zone d’Italia per mettere a disposizione la propria esperienza”, spiega Federica Faiella, responsabile Lav adozioni. Le richieste possono essere inviate a adozioni@lav.it.