Il cantiere di via Montepellegrino, a Palermo, rischia di diventare un vero e proprio mistero. Si è tenuto un sopralluogo della II Commissione del Comune per verificare lo stato dei lavori, avviati nell’ottobre 2020. Da una prima occhiata, il cantiere appare concluso, con l’asfalto già depositato laddove si sono svolti gli interventi per mettere in sicurezza i canali sotterranei.

Scavi gemelli a quelli svolti sul canale Mortillaro, in viale Regione Siciliana. Ma, nonostante ciò, l’area risulta ancora transennata. Lavori che, secondo le ultime previsioni, dovevano essere conclusi entro gli inizi di maggio. Ciò dopo l’approvazione del debito fuori bilancio approvato dal Consiglio Comunale per finanziare l’ultima tranche dei lavori.

Ma, quello che doveva essere un gioco da ragazzi, ha trasformato la via Montepellegrino ad una corsia tra gimcane e asfalto pericoloso con grosse trincee nelle quali sono caduti diversi motociclisti.

A pagarne le spese sono le attività commerciali e gli automobilisti, costretti a circolare su una sola corsia, peraltro a doppio senso e il cui asfalto si sta lentamente logorando. Il tratto viario è infatti interessato da un notevole afflusso di mezzi pesanti. Ciò anche in considerazione a cui sono soggette altre importanti arterie, come ad esempio il ponte Corleone o il ponte Oreto.

Il sopralluogo della II Commissione (VIDEO)

Sul luogo dove insiste il cantiere si sono recati il presidente della II Commissione del Comune di Palermo Girolamo Russo e il consigliere comunale Fabrizio Ferrara. I due esponenti di Sala delle Lapidi hanno potuto constatare con i loro stessi occhi la situazione. Un quadro che sta decisamente incidendo in maniera pesante sul sostrato economico della zona e sulla relativa mobilità dell’area.

Vogliamo capire qual è il senso di un cantiere già finito ma senza riaprire la strada – dichiara Girolamo Russo -. Stiamo provocando danni, come Amministrazione, a tutti gli operatori commerciali della zona. E’ il momento di dire basta. Si riapra via Montepellegrino. Altrimenti saremo costretti ad incatenarci qua su questi cancelli, assieme a tutti i componenti della commissione. La situazione è insostenibile. Era un lavoro che doveva essere un gioco da ragazzi. E’ diventata una tragedia per tutti gli operatori commerciali“, conclude l’esponente di Fratelli d’Italia.

“Cantiere finito da 10 giorno. Perché la strada non riapre?”

“Questo cantiere, insieme a quello di viale Regione Siciliana, è aperto da quasi un anno. La città sembra in autogestione.- rincara la dose Fabrizio Ferrara -. Nessuno si occupa di controllare e verificare l’avanzamento dei lavori. Ci hanno chiesto di votare un debito fuori bilancio, perché la ditta forse non aveva la forza economica per continuare i lavori. Lo abbiamo fatto, ma la promessa era quella che nell’arco di qualche giorno il cantiere avrebbe visto la fine. Sono passati tre mesi ma ancora nulla si vede. La cosa più grave è che le attività commerciali sono sull’orlo del precipizio e non riescono più a sopportare l’inefficienza dell’azione amministrazione“.

Il cantiere è terminato da oltre 10 giorni, ma la strada non riapre. Vorremmo sapere il perché. Gli Uffici hanno disertato questa Commissione, così come gli Assessori e gli addetti ai lavori. La città è in balia di se stessa. L’Amministrazione non esiste più. Circonvallazione e via Montepellegrino: due strada di un’importanza straordinaria chiuse da un anno senza che nessuno si curi dell’avanzamento dei cantieri“, chiosa l’esponente di Forza Italia.

Le previsioni disattese del Comune

Una data di fine lavori attesa già dal 5 marzo, giorno nel quale il Comune aveva fissato la chiusura del cantiere entro il mese di maggio. “Il Comune ha avviato alcuni lavori – scriveva l’Amministrazione -, avvalendosi di fondi del Ministero dell’Interno, per la manutenzione della soletta in coincidenza dei punti in cui i canali si trovano al di sotto dei due assi. Si tratta rispettivamente del canale Mortillaro lungo la circonvallazione e del canale Passo di Rigano lungo la via Montepellegrino. In quest’ultimo cantiere, i lavori, dell’importo di circa 250.000 euro, erano finalizzati al consolidamento della copertura. Anche con la realizzazione di alcuni pali di sostegno in cemento armato“.

La presenza di diverse sottoreti ed in particolare di alcuni cavi elettrici in alta tensione, ha richiesto alcuni interventi da parte di soggetti terzi, allungando leggermente la durata dei lavori. Tali lavori si sono comunque conclusi e si è in attesa dei tempi tecnici di consolidamento del cemento per procedere alla definitiva copertura e quindi alla posa dell’asfalto“. Previsioni decisamente mancate, visto che la strada risulta essere ancora chiusa. I membri della II Commissione hanno annunciato per la prossima un secondo sopralluogo, per capire il motivo della mancata riapertura della strada.