Venti mesi di “prigionia”, sono quelli denunciati da residenti e commercianti di via Sicilia, viale Lazio,  costretti e consegnati all’isolamento dai cantieri per la realizzazione della fermata Libertà dell’anello ferroviario, Palermo.

Sei le attività commerciali costrette a chiudere o a cambiare sede. E chi è rimasto resiste e sopravvive. Non va meglio per i residenti, non più liberi nell’accesso alle proprie abitazioni con enormi difficoltà per anziani o per chi disabile deve fronteggiare quotidianamente un percorso ad ostacoli. Da qui una lettera aperta dai toni perentori di Gabriele Citarrella, presidente del comitato Viasicilia al sindaco Leoluca Orlando che dopo aver passato in rassegna tutte le attività costrette a chiudere i battenti parla dei disagi vissuti quotidianamente da chi in quella zona vive dai marciapiedi dissestati, al mancato spazzamento delle strade, all’assenza di scivoli per disabili, per non parlare dei passaggi angusti e della mancanza di vigilanza nelle ore diurne e notturne del perimetro dei cantieri.

La cosa che più ci fa rabbia – scrive Citarrella rivolgendosi direttamente al primo cittadino – che nelle poche volte che ci avete incontrato sia lei che l’assessore Emilio Arcuri avete parlato di pugno duro,di supervisione dei lavori ma ad oggi queste sono rimaste parole al vento nulla di quanto avevate promesso è accaduto. L’unica presenza istituzionale che abbiamo avuto vicino in questi 20 mesi è stata quella del presidente della VIII°Circoscrizione Marco Frasca Polara che costantemente ha cercato nel suo piccolo di limitare i disagi”.

Cittarella ha chiesto più volte il cronoprogramma dei lavori ma nessuna risposta è arrivata da Italferr, questa la denuncia del presidente del Comitato.

“Siamo abbandonati al nostro destino e la nostra sfortuna è quella di non far parte del tratto di strada che da piazza Verdi porta alla Cattedrale che tanto lei elogia sui social – scrive – ,invece la realtà è molto diversa da quella che Lei vuole fare apparire, Palermo è una città dove da ben 20 mesi due strade sono chiuse per la realizzazione di un’un tratto di ferrovia monobinario che da 62 milioni è lievitata a 176 milioni. Volevo concludere questa lettera sottolineando una cosa molto importante,lo slogan della sua campagna elettorale era ‘il Sindaco lo sa fare’ a distanza di cinque anni gradirei che per sua opportuna conoscenza provasse a fare una passeggiata incontrando i centinai di residenti che grazie alle manchevolezze della sua amministrazione su controllo di queste ‘opere’ hanno ricevuto solo i disagi sopra elencati e provasse a ripeterglielo…io credo che il risultato del ‘mini sondaggio’ sarebbe di certo lo stesso: Lei il Sindaco può darsi che lo sappia fare ma nelle zone dei Cantieri Anello Ferroviario…non ce ne siamo accorti di certo!”.

Abbiamo tentato di metterci in contatto con il vice sindaco Emilio Arcuri per una replica senza ricevere risposta.