Proteste a Palermo perché in alcuni seggi, oltre un’ora e mezza dopo l’orario previsto per l’apertura, non sono ancora cominciate le operazioni di voto.

E’ la conseguenza dell’errore nelle schede scoperto ieri pomeriggio che ha costretto a ristamparle nella notte (leggi qui)

E’ il caso dell’istituto comprensivo Uditore Setti Carraro dove nelle cinque sezioni gli elettori sono stati invitati a tornare dopo mezz’ora perché le nuove schede elettorali, ristampate nella notte, sono appena state distribuite e sono ancora in corso le operazioni di timbratura da parte dei presidenti di seggio.

Elettori fuori dai seggi nella scuola Karol Wojtyla quartiere Monte Pellegrino a Palermo. “Non ci fanno votare – dice un elettore rimasto fuori dal seggio – Dicono che si stanno riunendo i presidenti dei seggi. Ma mi sembra una procedura anomala. Nessuno ci ha informato che non ci sono le scuole”.

Alle 7.50 nei seggi della scuola Ignazio Buttitta, in via Cimabue a Palermo, le schede non erano ancora arrivate. Nelle cinque sezioni 163, 61 243, 548, 027A ancora non si vota. A dirlo sono gli scrutatori che si trovano nelle sezioni.

Qui le schede sono arrivate solo alle 8.30.

“Mi preoccupa che a Palermo alcuni seggi siano ancora chiusi in attesa di ricevere le schede elettorali corrette. Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini”.

Così il presidente del Senato Pietro Grasso e leader di LeU commenta il fatto che a Palermo siano ancora chiusi molti seggi per via di errori fatti sulle schede.

La situazione si è normalizzata solo poco prima delle 10 del mattino (leggi qui)

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