comune ed autorità portuale allargano le braccia

Caos al porto di Palermo, polemica ‘aspettando’ il prossimo blocco

Durante tutta la settimana che sta per concludersi, gli automobilisti che hanno malauguratamente percorso via Crispi, una delle principali arterie della viabilità a Palermo, nonché la strada che costeggia il porto, hanno trascorso ore ed ore in macchina sotto il sole cocente procedendo a passo di formica.

Traffico in tilt e viabilità assolutamente bloccata da piazza Tredici Vittime sino all’ingresso del porto. Il motivo è molto semplice, ed è dovuto dall’innalzamento, voluto dal ministero dell’Interno, al livello 2, dei controlli antiterrorismo al porto ed ai concomitanti lavori al Foro Italico per il nuovo collettore fognario.

Controlli e lavori contemporaneamente, avete capito bene. Il Comune, mercoledì, aveva avvisato del pericolo ‘imbottigliamento’ in auto con una nota, consigliando semplicemente, di non percorrere la via Crispi. Ma come? E soluzioni alternative, non ne sono state proposte?

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I controlli sui mezzi che si imbarcano e sbarcano al porto di Palermo sono necessari, i lavori anche. Ma nessuno ha pensato a quanto era prevedibile, ovvero che il traffico sarebbe impazzito. Ci sono nostri lettori che hanno perso un volo aereo, altri che sono arrivati tardi ad un matrimonio, i disagi segnalatici sono innumerevoli.

Insomma, di chi è la colpa di quanto è accaduto? Della crescente esasperazione di autotrasportatori ed automobilisti che hanno impiegato anche due ore per percorrere appena un chilometro?
Nessuno punta il dito contro chiaramente, ma i soggetti coinvolti tendono a discolparsi.

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“Avevamo chiesto al Comune di aprire i cantieri dopo il 7 settembre”

Ci giunge voce che alcuni vigili urbani, abbiano lasciato intendere, agli automobilisti inferociti, che responsabile sarebbe l’Autorità portuale di Palermo che non avrebbe organizzato i controlli nel migliore dei modi.
Per carità, una semplice ‘opinione’, smentita però con veemenza dal presidente dell’Autorità portuale, Vincenzo Cannatella, che ieri a BlogSicilia ha spiegato: “Abbiamo messo 15 guardie giurate ai varchi per controllare. Non una persona come si va dicendo in giro. Poi i livelli di sicurezza sono stati innalzati da Roma e noi dobbiamo rispettare le disposizioni che sono oggetto di verifiche interministeriali”.

Ma Cannatella ha aggiunto un dettaglio in più, fondamentale per capire molte dinamiche: “Noi abbiamo la contabilità dei biglietti. Sapevamo che oggi (ovvero ieri, ndr) sarebbe stato un giorno pesante perché ci sono cinque navi che ripartono per Napoli, Genova e Civitavecchia. Tanto che avevo chiesto al Comune di iniziare i lavori dopo la prima settimana di settembre“, ovvero quando i flussi turistici diminuiranno un po’.

Quindi, tra Autorità portuale e Comune c’è stato certamente un gap di comunicazione. Intanto oggi è venerdì. Previsto il passaggio di migliaia di persone dal porto di Palermo, mentre i Tir devono continuare ad imbarcarsi per portare le merci a destinazione. Cosa accadrà? Non è arduo prevedere che sarà un vero e proprio venerdì di passione.

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