A Carini a tutte le ore del giorno incendi di varia natura sprigionano nubi di fumo maleodorante che avvolgono diverse zone della città. E’ la denuncia che decine di residenti hanno girato alla redazione di BlogSicilia, esasperati da una situazione divenuta pare oramai incontrollabile.
Pennacchi di fumo ovunque
Il problema è stato documentato anche con varie foto scattate da diverse zone della città. Ovunque si registrano pennacchi di fumo che si alzano sul cielo, anche nei pressi di agglomerati di abitazioni. “Da Villagrazia di Carini arrivando sino al centro – racconta un residente – si vedono sempre questi fumi maleodoranti che limitano la libertà di chi vuole respirare aria pulita. Nel migliore dei casi si tratta di sterpaglia ma ci sono anche incendi di varia altra natura. Si bruciano plastiche e rifiuti di ogni genere. Esiste un Ccr dove poter smaltire la ramaglia, è insensata questa pratica degli incendi che rende l’aria irrespirabile”.
Il sindaco: “Smaltire tutto al Ccr non si può”
“Voglio ricordare – afferma il sindaco Giovì Monteleone – che dal 15 maggio e fino allo scorso 15 ottobre è stata in vigore un’ordinanza che ha vietato di bruciare sterpaglie e residui di potatura. Se un coltivatore che in questi giorni si trova a potare i rami di quei pochi ulivi rimasti nella piana dopo aver raccolto per fare l’olio locale che tutti vorremmo avere nelle nostre tavole, come li deve smaltire? Portare tutta la potatura al Ccr con ingenti costi di smaltimento e problemi di capienza per il Comune , affittando 50 euro di scarrabile al giorno e altre 50 per il trasporto? Capisco il disagio ai polmoni dei residenti ma se uno coltiva in un terreno a verde agricolo e nel terreno agricolo c’è anche la villetta, chi è fuori posto il coltivatore o il possessore della villetta?”.
I sequestri di discariche abusive
Dal 15 ottobre è possibile bruciare la legna anche se in limitati quantitativi e in determinati orari: a non aiutare nemmeno le condizioni climatiche. L’assenza di vento e l’eccezionale clima che insiste ancora oggi aggrava questo fenomeno del fumo che si addensa fino a coprire il territorio. “Ma questa pratica di bruciare legna in questo periodo dell’anno é secolare – sostiene il primo cittadino -: solo che prima ci si conviveva ora tutto è diventato insopportabile, sempre se l’insopportabile é fatto dagli altri. Altra cosa è invece bruciare plastiche e possiamo dimostrare che abbiamo sequestrato discariche abusive e denunciato chi le brucia nonostante l’omertà di chi preferisce scrivere su Facebook e invece di denunciare chi vede bruciare si volta dall’altra parte”.
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