Carini piange la scomparsa di un suo “figlio eccellente”, lo storico Guido Gambino, dirigente scolastico ed impegnato nell’attivismo sociale e politico. Aveva 75 anni e li aveva compiuti appena qualche giorno fa. Gambino è stato in gioventù promotore del giornale “Bianco e nero”, dirigente e consigliere comunale del Pci prima e della Sinistra Dc dopo, oltre che candidato alla carica di sindaco della coalizione di centrosinistra di Carini nel 2010. Ha anche ricoperto il ruolo di assessore alla Pubblica istruzione e alla Cultura. E’ stato prima docente per due decenni al liceo “Ugo Mursia” e poi preside dello stesso istituto.

L’amico del sindaco

Era molto legato all’attuale sindaco in carica, Giovì Monteleone, che esprime il suo cordoglio per la perdita di un uomo che è stato un riferimento per tante generazioni: “Carini – afferma Monteleone – perde un grande uomo, un intellettuale, un punto di riferimento. Da consigliere comunale e assessore alla Pubblica istruzione ha dato un grande contributo alla nostra comunità. Appassionato alla politica, ha educato alla partecipazione civile e ha lasciato un patrimonio di valori a tanti giovani che hanno seguito i suoi insegnamenti. Io perdo un amico fraterno. In questo momento di profondo dolore esprimo la mia stretta vicinanza alla famiglia”.

Il mondo dell’associazionismo

Gambino era molto attivo anche nel mondo dell’associazionismo. Viene ricordato da tutti anche come un grande intellettuale: “Uomo per bene e galantuomo – sostiene l’associazione culturale ‘Nuove Idee’ – è stata una persona di elevato spessore culturale e intellettuale, espressione maggiore di quella borghesia delle professioni non affarista che a Carini è stata sempre una piccolissima minoranza morale. Dirigente scolastico e letterato storicista, amante della vita e dei suoi piaceri, ha fatto dell’impegno culturale e politico una sua missione. Per levatura e impegno, la sua figura, appartiene a pieno titolo a quel filone di studiosi laici e socialisti che, nella storia di Carini, hanno avuto una presenza non meno significativa, anche se oscurata, di quella degli studiosi di formazione cattolica”.

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