C’era una volta il Carnevale. O meglio, la festività forse più amata da adulti e bambini, e nella quale sono protagonisti baldoria, scherzi e finzioni, esiste ancora, ma anche il Carnevale, come tutto d’altra parte, è stato messo a dura prova dal Covid19 e dalle norme di contenimento della pandemia.
BlogSicilia ha pensato di realizzare una mini inchiesta tra i carnevali più noti e partecipati di Sicilia, cioè quelli di Acireale, Sciacca e Termini Imerese, cittadina del Palermitano dalla quale inizia il nostro viaggio.

Il Carnevale Termitano e la tradizione

Il Carnevale Termitano è documentato sin dal 1876. A parlarci dell’edizione 2022, certamente anomala rispetto ai carnevali pre-covid, è l’assessore al Turismo del Comune di Termini Imerese, Pippo Preti.
Dopo l’importante edizione del 2020, dedicata al tema della violenza sulle donne, l’edizione dello scorso anno si è tenuta sui social. “Abbiamo fatto di tutto – spiega l’assessore – per non interrompere la tradizione, anche se il Carnevale è per antonomasia una ricorrenza di incontro e contatto tra le persone che festeggiano per le strade delle città. Quest’anno l’incertezza legata al Covid19 e al suo andamento, così come l’anno scorso, ha determinato difficoltà organizzative ma siamo riusciti a mettere in piedi un piccolo programma. Non sarà certo il Carnevale di una volta, ma la consuetudine è stata rispettata”.

La consegna delle chiavi della Città

Martedì sera, infatti, presso il Museo Civico, l’Amministrazione Comunale, ha consegnato la chiave della Città alle due maschere simbolo del carnevale termitano: “U Nannu ca’ Nanna”. Alla cerimonia di consegna (alla quale si riferisce la foto in evidenza) oltre le autorità locali, erano presenti i rappresentanti della famiglia La Rocca, proprietari delle due maschere simbolo del Carnevale Termitano, numerose associazioni e i maestri cartapestai che con grande senso di generosità si stanno prodigando alla realizzazione di una edizione del Carnevale che ha l’intento di donare un’occasione di gioia e svago soprattutto per i più piccoli.

Il programma e la Cittadella del Carnevale

Il programma degli eventi, nel rispetto della normativa anti-covid, prevede l’esposizione dei carri allegorici sabato e domenica, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 20,00, presso gli hangar della cartapesta di contrada Sant’Arsenio dove sarà allestita una “Cittadella del Carnevale”. Qui sono previste oltre alla mostra dei carri, la degustazione dei prodotti tipici di carnevale, laboratori per bambini, musica e intrattenimento. Inoltre, in questi giorni, sono in programma numerose iniziative che si potranno seguire attraverso le piattaforme social, tra queste la lettura del testamento prevista per martedì alle ore 20,00 ad opera del “Notaio Mezzapinna” ormai diventato anch’egli un personaggio del carnevale.
Tutti i soggetti coinvolti nell’organizzazione del Carnevale termitano, hanno prestato la loro opera a titolo gratuito, “animati – dice Preti – da un profondo amore per Termini Imerese”.

Il carnevale sui social

L’aspetto social della manifestazione è organizzato e curato dalla Società del Carnovale.
E si spera che in tanti possano seguire il Carnevale termitano. “Purtroppo – aggiunge l’assessore – non ci sarà il giro delle due maschere “U Nannu ca’ Nanna” nei locali pubblici e per le scuole della città. C’è una generazione di bambini molto piccoli che ancora non li conoscono. Ma stiamo già pensando alla prossima edizione”.

I carri in mostra

Per l’edizione 2022 non è stato possibile realizzare nuovi carri allegorici. Ne verranno tuttavia esposti sei, gli ultimi realizzati nel 2020. Una scelta sofferta per il Comune. L’assessore ne spiega le ragioni: “L’impegno economico della realizzazione dei carri è assai gravoso. E non è giusto fare il passo più lungo della gamba.
Le condizioni economiche dell’amministrazione comunale ci hanno fatto optare per questa decisione.
Sarà tuttavia la festa dei bambini, alla Cittadella riceveranno coriandoli e gadget. Ci sarà una diretta radiofonica curata da Radio Panorama. E poi tanti angoli food messi a disposizione gratuitamente dall’indirizzo alberghiero del liceo Ugdulena, in collaborazione con Euromadonie ed Euroform.
Sarà un’occasione di divertimento. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù, ed il carnevale ‘fisico’ in forma ridotta sarà affiancato a quello sui social”.

I progetti per il futuro

Come anticipato, per il Carnevale Termitano, l’amministrazione comunale guarda già al futuro. “Siamo consapevoli – constata Preti – che il periodo d’oro di questa manifestazione è ormai passato. In occasione del Carnevale a Termini arrivavano migliaia di persone. Oggi questo non c’è più. Ma stiamo già guardando alla edizione 2023: la nostra intenzione è rilanciare la tradizione con nuovi carri allegorici e le sfilate. Il nostro obiettivo è rendere Termini Imerese attrattiva, ripartire, far comprendere ai turisti che è un luogo da visitare”.

La Fondazione

Tra i progetti futuri, anche la costituzione di una Fondazione Carnevale Termitano, un po’ sul modello di quella esistente ad Acireale. “Il problema – conclude l’assessore – non è creare la Fondazione ma ottenere i finanziamenti che dovrebbero arrivare da Regione e Ministero della Cultura che ogni anno redige un bando relativo ai carnevali storici d’Italia. Stiamo lavorando affinché anche quello di Termini Imerese venga inserito nel novero.
Insomma, il momento non è semplice, ma guardiamo al futuro con ottimismo e fiducia”.

Articoli correlati