Anche a Palermo gli studenti dell’università degli Studi di Palermo si mobilitano sul tema del caro-affitti e piantano le tende.

Questa mattina gli studenti fuori sede hanno montato le tende davanti l’edificio 19 di Viale delle Scienze; il presidio rimarrà attivo in attesa di un incontro con i protettori di ateneo.

Gli studenti sottolineano come, sebbene la Sicilia non possa lamentare gli stessi aumenti registrati nelle principali città del Nord e Centro Italia, il fenomeno qui si scontri con un contesto socio-economico sempre più depresso.

Gramasi “Stipendi ben al di sotto della media nazionale”

“Abbiamo stipendi ben al di sotto della media nazionale – spiega Benedetto Gramasi di Uniattiva – al netto di costi e disservizi sui trasporti intraregionali che non hanno eguali con il resto della penisola. In più, il fenomeno degli affitti brevi destinati al comparto turistico impone a centinaia di studenti di lasciare le loro abitazioni con l’arrivo dell’estate, per far spazio a una clientela disposta a pagare, per pochi giorni, la stessa cifra che gli studenti pagano mensilmente”.

Castronovo “Il diritto all’abitare non è garantito a tutti gli studenti”

“Anche in Sicilia – afferma Giovanni Castronovo del Laboratorio Studentesco Autonomo – il diritto all’abitare non è garantito a tutti gli studenti. Ci teniamo a sottolineare anche le fatiscenti condizioni degli studentati universitari e il numero non sufficiente di posti letto garantiti dall’Ersu di Palermo, che lascia fuori centinaia di studenti dalle residenze universitarie. Il diritto all’abitare, nel suo complesso, è parte integrante del diritto allo studio: a tutti gli studenti va garantita la possibilità di poter studiare e vivere in maniera dignitosa”.

Infine, gli studenti in protesta accendono una luce sulle recenti novità normative introdotte dal DM 1320/21, che hanno portato all’aumento del valore reddituale necessario per considerare la capacità di reddito di uno studente indipendente, passato da 6.500 euro (sufficienti fino all’anno accademico 2021/2022) a 9.000 euro annui, pena l’attrazione fiscale nel nucleo familiare d’origine, con conseguente aumento dell’Isee relativo degli studenti.

“Molti di noi – conclude Rosy Murania di Impronta Studentesca – sono costretti a lavorare per pagarsi gli studenti e non gravare sulle proprie famiglie. Oppure devono accettare alloggi in condizioni fatiscenti pur di pagare un affitto economico. Chiediamo di essere ascoltati”.

Catanzaro “Trasformare beni confiscati in residenze universitarie”

“Quello del caro-affitti per gli studenti universitari è un tema che riguarda pienamente il diritto allo studio, ed è fondamentale programmare soluzioni strutturali di lunga durata. È evidente che lo Stato gioca un ruolo predominante non solo sul versante degli affitti ma anche in relazione agli immobili privati lasciati sfitti per anni ma la Regione, anche attraverso gli Ersu, può e deve fare la sua parte. In questo senso ritengo si debba individuare un percorso che porti all’acquisizione di beni confiscati alla criminalità organizzata, come ad esempio l’hotel San Paolo Palace di Palermo e l’hotel Torre Xiare di Valderice a Trapani, per adattarli a residenze universitarie”. Lo dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Assemblea Regionale Siciliana, che intende sostenere l’iniziativa proposta dall’Ersu di Palermo proprio in relazione al “riutilizzo” dei beni confiscati.

“Purtroppo anche su un tema così importante il governo Meloni continua a dimostrare la sua inadeguatezza – prosegue Catanzaro – è quasi imbarazzante l’approssimazione con la quale è stato prima annunciato e poi ritirato il provvedimento destinato a sbloccare 660 milioni del Pnrr”.

“In occasione della prossima manovra correttiva regionale annunciata dall’assessore Falcone, che dovrebbe essere esaminata all’Ars a giugno, presenterò insieme con il gruppo Pd un emendamento per attivare un fondo attraverso il quale erogare un bonus una-tantum per sostenere una parte del costo degli affitti degli studenti siciliani. In questo senso – conclude Catanzaro – chiedo uno sforzo al governo regionale ed a tutte le forze politiche per poter dare un segnale concreto di sostegno ai giovani ed alle loro famiglie, affinché ognuno dei nostri ragazzi sia messo nelle condizioni di poter costruire il proprio futuro”.