Poco più di 407mila euro è la cifra assegnata ai tre atenei siciliani di Palermo, Messina e Catania per un totale di 1458 beneficiari, con Isee inferiore ai 20mila euro. E qui la beffa: gli studenti dell’Isola riceveranno un’unica somma di 279,21 euro, ovvero 23 euro al mese, come contributo per le spese sostenute per gli affitti. Meno del 30 per cento della spesa annuale per un affitto universitario. A Messina e Catania gli affitti a studenti sono aumentati del 20 per cento nell’ultimo anno. I contributi dovrebbero essere erogati entro fine febbraio, ma ancora non c’è stata nessuna comunicazione certa, nonostante gli atenei abbiano inviato le graduatorie dei beneficiari già a settembre.

Le promesse del governo

Lo scorso ottobre la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini rispondendo a un’interrogazione parlamentare aveva festeggiato “ulteriori 260 milioni per studenti fuori sede”. Le promesse del governo per risolvere la crisi abitativa degli studenti parlavano di “un miliardo di euro”, di “case disabitate date agli studenti” e di un “fondo per abbattere gli affitti”. Le risorse per l’anno 2023 sono state appena distribuite dal Ministero dell’Università: 23 euro al mese a testa e non per tutti.

Troppo pochi gli aiuti, via alle proteste

L’Unione degli universitari sottolinea anche la disomogeneità del contributo. A Milano, dove è nata la protesta delle tende, saranno aiutati soltanto 260 studenti con 73mila euro, mentre a Bologna i beneficiari saranno 142 ed infatti non arriveranno neanche 40mila euro. A Roma, invece, gli studenti che riceveranno un sostegno saranno 571, a Napoli 184, a Venezia ci si ferma a 66. Va meglio a Torino con 2.309 studenti beneficiari per un totale di 644mila euro; sopra i 200mila euro anche Cosenza, Bari e Catania. Nella Legge di Bilancio 2024, l’Udu aveva presentato una serie di emendamenti per incrementare il fondo affitti fuorisede a 50 milioni di euro. Un intervento necessario, se si considera che la Francia destina a questa voce ben 1,4 miliardi di euro. Il Governo ha però espresso parere negativo.

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