“Abbiamo avuto un aumento di cinque volte rispetto all’anno passato ed è insostenibile sia per l’energia  che per il gas. Addirittura per il metano è ancora più alto. E quello che bisogna fare è che bisogna veramente stare attenti a questo momento storico. La politica deve fermarsi, fermare tutto quello che sta facendo, cioè la campagna elettorale, deve correre ai ripari e bloccare questa situazione che è che non è possibile. Non è una situazione affrontabile. Si rischia veramente la recessione?

E’ quanto ha detto Daniele La Porta neo presidente regionale di Confartigianato Sicilia intervenuto a Talk Sicilia in merito al caro bollette che sta creando gravissimi problemi a gran parte delle aziende.

In studio c’era anche Girolamo Guzzo, associato all’organizzazione che rischia di vedere in fumo i sacrifici e il lavoro di anni.

“Con l’ultima bolletta pervenuta abbiamo registrato un incremento rispetto al all’anno precedente, a parità di consumi e di un aumento di circa 50.000 euro – ha detto Guzzo – Siamo siamo passati da una bolletta di 20.000 euro per un mese a ben 78.000. Siamo andati in perdita madornale perché con l’aumento del costo dell’energia elettrica incide sul fatturato circa all’11% rispetto al 2% dei mesi precedenti.. Abbiamo fatto un previsionale e abbiamo concluso questa settimana e che genererebbe una perdita di circa 250.000 euro a fine anno”.

Per superare questa situazione servono misure eccezionali. “Si devono attuare immediatamente dei decreti legge e devono continuare tutto quello che sta facendo il governo uscente, quindi il Pnr e tutti quegli aiuti che possono dare alle imprese – aggiunge La Porta – Quindi andiamo dalle comunità energetiche agli impianti fotovoltaici. Comunque dare un servizio alle imprese. Noi cerchiamo anche di farlo con il nostro Consorzio per l’energia, almeno per dare una chiarezza a quello che sta succedendo. Perché è inaccettabile e non si può continuare assolutamente in questo modo. Adesso la bolletta la prossima bolletta sarà più cara, purtroppo sarà più cara dalle stime che abbiamo. Quindi stavamo toccando veramente quasi cinque punti. Ma veramente che si è quintuplicata? Ma ci siamo veramente quasi per non superarlo addirittura”. Una tegola non del tutto inattesa.

“Lo sa qual è una delle cose peggiori che questa situazione si è portata avanti da dodici 13 mesi, quindi è stata un’escalation con un’escalation negativa – aggiunge La Porta – Perché, ripeto, arrivando, se continuiamo così d’inverno non possiamo affrontarlo in queste condizioni. Panetterie e ceramisti è veramente inaccettabile. E dobbiamo immediatamente correre ai ripari. Cioè devono fermare questa assurdità perché dopo che siamo usciti da un look down dovuto al virus, andremo a finire verso un altro lockdown”.

Un dramma per gli artigiani e i lavoratori come emerge dalle parole di Guzzo. “Il sorriso non ce più. Non lavoriamo più col sorriso, ma per il semplice fatto che abbiamo se continua con questo andamento abbiamo le ore contate. Purtroppo lo abbiamo fatto insieme a mia moglie, ma questa azienda con tanti sacrifici e la sofferenza, la vediamo sgretolare giorno per giorno”.

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