Anche a Palermo si scende in piazza contro il caro bollette che sta mettendo in ginocchio imprese e famiglie. Sono tante le manifestazioni organizzate nel Palermitano. Ieri nel Capoluogo una fiaccolata. Sigle sindacali, associazioni di commercianti e imprenditori, movimenti politico-culturali, rappresentanze di Comuni del Palermitano, associazioni di studenti, gruppi di famiglie: sono state tante le adesioni a #nonspegneteci, la fiaccolata pacifica organizzata nella serata del 21 ottobre a piazza Castelnuovo.
“Il popolo è unito contro il caro bollette”
“Un’iniziativa popolare, che parte dal basso – dice Alessandro Fontanini, imprenditore palermitano e organizzatore della manifestazione -. Stiamo cercando di dare un senso al caro energia e al caro bollette. Vorremmo far vedere che c’è un popolo unito che sta soffrendo seriamente per il costo delle bollette. Ci sono attività imprenditoriali e famiglie che sono in seria difficoltà”.
“Segnale al nuovo governo nazionale”
“I media parlano tutti i giorni di quelli che sono i problemi che le famiglie stanno sopportando perché non riescono a pagarle. Ci sono persone che già hanno ricevuto i distacchi. C’è gente che non ha la possibilità di riscaldarsi. Anche le emittenti nazionali, stanno affrontando questo problema e noi abbiamo vogliamo dare un segnale al nuovo governo che si sta insediando e al nuovo governo regionale di prendere in considerazione quella che è un’emergenza sociale.
Cuffaro invoca intervento dello Stato
Sul problema è intervenuto anche il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro. “Il costo energetico per le persone e per le aziende è insostenibile! Occorre subito un intervento dello Stato. Si faccia una fotografia del costo delle bollette di energia elettrica e gas alla data di fine maggio e, a partire da giugno, lo Stato paghi il sovrappiù. Solo così consentiremo alle imprese di non chiudere”.
“Si consenta alle imprese di sopravvivere”
“Le spese che lo Stato sosterrà saranno ripagate dal lavoro che non si perde e quindi dal risparmio delle casse integrazioni che eventualmente dovrebbero essere attivate per i lavoratori investiti da una nuova crisi
economica. Le imprese che continueranno a produrre, oltre a dare lavoro, faranno profitti e pagheranno le tasse. In questa maniera – prosegue – altro denaro entrerà nel bilancio dello Stato per compensare quello che
uscirà per pagare il sovrappiù delle bollette”. “Si consentirà alle imprese di sopravvivere e alle persone di poter
pagare le bollette e avere la luce ed il gas per l’inverno. Il Paese Italia e gli italiani scelgono di andare avanti e superare insieme le difficoltà”, conclude Cuffaro.
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