Palermo non rischia lo spegnimento dell’illuminazione pubblica a causa del caro energia elettrica, come conferma il sindaco Roberto Lagalla intervistato in radio. “Sarà un Natale ispirato al risparmio energetico” dice il primo cittadino.
“Costituirò un gruppo di lavoro permanente, formato da tecnici del Comune, che si occuperà delle iniziative da adottare per il contenimento dei consumi della città. Azioni che passeranno, ad esempio, dalla sostituzione di tutte le lampade di vecchia concezione tecnologica con apparecchi al led”. Lo ha dichiarato stamani il sindaco Roberto Lagalla, intervenendo al Gr1 Rai sul tema del “caro dei consumi energetici nei Comuni”.
“In questo momento, – aggiunge Lagalla – non prevedo, anche per motivi di sicurezza, riduzioni dell’illuminazione pubblica, neanche dei principali beni monumentali, visto anche il grande afflusso turistico verso Palermo che registriamo in queste settimane. E per il Natale, invece, immaginiamo una festa che abbia al centro proprio il tema del risparmio energetico”.
Memori delle fatture estive, intanto i sindaci dell’isola sono già pronti al peggio, persino a trascorrere un Natale al buio, se sarà necessario. Perché la sberla finale sta arrivando, e anche se non si sa ancora con esattezza quanto peso avrà, di certo sarà fortissima, visto che il caro bollette non guarda in faccia a nessuno, neanche ai 391 municipi dell’Isola, che “complessivamente, per i consumi di luce e gas di tutto il 2022, potrebbero sborsare circa 200 milioni di euro in più rispetto al 2021″: una stangata di Capodanno che, se si considerano le spese storiche abituali, vicine ai 150 milioni, “supererebbe i 350 milioni”. La stima è di Mario Emanuele Alvano, segretario regionale dell’Anci.
Così anche i Comuni temono che bollette più salate possano incidere sul già fragile equilibrio degli Enti locali italiani, da sempre in difficoltà nel far quadrare i conti, soprattutto al Sud, dove i comuni fticano a far quadrare i conti. Un allarme arrivato dall’Anci e più precisamente dalle parole del segretario generale Veronica Nicotra. “Ogni anno – ha detto – i Comuni spendono in media 1,8 miliardi in costi energetici. Quest’anno, rispetto al 2021, in alcuni Comuni l’incremento potrà superare il cento per cento. Parliamo di simulazioni su dati Siope, quindi dati di spesa reali. Siamo di fronte a un costo quasi raddoppiato”. “A conti fatti – ha aggiunto – ai Comuni servirà un altro miliardo per continuare a erogare servizi legati all’energia, per chiudere i bilanci di quest’anno e per impostare quelli del 2023. Siamo di fronte a un livello di esposizione molto grave, che abbiamo denunciato dai primi mesi di quest’anno. Per i Comuni, fino a ora, sono stati previsti circa 800 milioni di compensazioni ma 510 devono ancora arrivare”.