Nonostante le rassicurazioni del governo nazionale e il decreto che taglia le accise per gli automobilisti, continua il caro gasolio per le aziende agricole. Nulla cambia infatti, per gli agricoltori, a seguito dell’entrata in vigore, nella giornata d’ieri, del Decreto Legge, attraverso il quale, a seguito del taglio delle accise sui carburanti, gli agricoltori, avrebbero dovuto registrare una diminuzione significativa, di almeno 25-30 centesimi al litro, del costo del carburante, necessario a muovere le macchine agricole e a produrre il cibo per tutti noi. La speculazione, invece, continua. Lo dice Edy Bandiera, ex assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana.

Il diesel agricolo scende di 5 centesimi al litro

“Ricevo segnalazioni da tanti agricoltori che, da più parti della Sicilia, trovano, questa mattina, alla pompa, una diminuzione media di soltanto 5 centesimi al litro. Una beffa che tiene ancora alto, a circa 1,20 euro al litro, il costo del carburante agricolo, continuando a rendere insostenibile l’attività dei nostri agricoltori e allevatori”. Questa la denuncia dell’ex componente della giunta Musumeci che chiede alle autorità competenti che “attivino immediatamente i dovuti e capillari controlli e mettano in atto tutte le forme di repressione previste, nei confronti di eventuali abusi in atto, e a grave danno della nostra agricoltura e di una parte fondamentale dell’economia siciliana”.

Il Codacons annuncia esposti

I prezzi di benzina e gasolio devono immediatamente scendere alla pompa di 30,5 centesimi di euro al litro o i distributori di carburanti saranno denunciati in Procura per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa. Lo afferma il Codacons, dopo la pubblicazione nella notte sulla Gazzetta Ufficiale del decreto “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” contenente le norme sulla riduzione delle accise.

Cosa prevede il decreto

Il decreto ha effetto immediato e prevede che le accise siano ridotte di 25 centesimi al litro, con una riduzione dei listini alla pompa pari a 30,5 centesimi di euro calcolando anche l’Iva – spiega il Codacons – La benzina, per effetto delle nuove disposizioni, deve così costare oggi presso i distributori circa 1,87-1,88 euro al litro, il gasolio 1,84-1,85 euro/litro. Il prof. Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons spiega che “se i gestori non si adegueranno al decreto del Governo saremo costretti a denunce in tutta l’isola contro chi non abbassa i prezzi alla pompa, per le possibili ipotesi di appropriazione indebita e truffa”.

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