Una mozione che potrebbe portare i siciliani a viaggiare a costi contenuti durante le festività natalizie. Questo è l’argomento del giorno all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, durante la conferenza stampa del neo vicepresidente della commissione antimafia regionale, Ismaele La Vardera che, insieme al blogger Stefano Maiolica e all’assessore ai trasporti della Regione Sardegna Antonio Moro, hanno affrontato un tema che sta a cuore anche al presidente della regione Renato Schifani.

Le parole di La Vardera

“Non possiamo continuare a stare con le mani in mano e assistere a questa vergogna – ha detto La Vardera – i soldi per poter dare una mano ai siciliani, ci sono. Ci sono 50 milioni di euro che vanno però utilizzati, cosa che fino ad ora nessuno ha fatto”.

Eh si perché a quanto pare, grazie al programma “Sicilia vola”, i residenti ed altre categorie potrebbe avere accesso ad una “sconto” che in questa fase è del trenta percento del prezzo pagato, ma ad oggi risulta essere un’occasione sprecata considerato che di queste somme, solo in pochissimi ne hanno usufruito. Infatti, per entrare a far parte del programma, basterebbe semplicemente prenotare il biglietto, registrarsi al portale www.siciliavola.it ed avere il coupon che permettere la riduzione del prezzo .

Il programma Sicilia Vola

“L’obiettivo – ha continuato l’onorevole – è intanto prorogare questo programma che scade il 31 dicembre 2022 e dopo di che istituire un tavolo tecnico che faccia sì che le altre compagnie aeree aderiscano al progetto”.

In questo momento infatti, l’unica compagnia che aderisce è “ITA Airways”, lasciando di fatto a tutte le altre società la libertà di alzare ed abbassare i prezzi a loro piacimento, arrivando a pagare un biglietto anche oltre i mille euro e questo preclude a molti siciliani la possibilità di fare ritorno in Sicilia durante la festività.

“Appurato che la continuità territoriale non è plausibile nei nostri due aeroporti più grandi – ha spiegato La Vardera – bisogna aumentare questa percentuale del 30% e portarla almeno al 50 al fine di garantire il diritto alla mobilità a tutti gli aventi diritto. Per questo chiedo al governo regionale ed anche all’assessore competente di intervenire nel più breve tempo possibile, cosa che ha detto che farà”.

L’iniziativa del blogger

E per mettere una pezza al problema, il deputato, ha chiesto l’aiuto al blogger “UnterroneaMilano” Stefano Maiolica, che sta organizzando una vera e propria traversata che parte da Milano e che arriverà in Sicilia. Come? Con il noleggio di due pullman a doppio piano che consentiranno a circa 150 ragazzi di raggiunge la Sicilia il 22 dicembre.

“Le persone che stiamo portando a casa – ha spiegato il blogger e ideatore dell’iniziativa – sono miste, non solo studenti ma anche lavoratori. Raggiungere la Sicilia, che ricordo si trova in Italia, e dover spendere più di quanto serve per andare a New York è inammissibile. Noi siamo qui per il natale, ma è sempre così”.

Ed a questa frase rilancia anche il deputato regionale, con una provocazione: “Salvini dovrebbe farsi il viaggio insieme a Stefano, così da capire cosa significa stare 24 ore in viaggio. Lo stesso invito lo faccio anche al residente Renato Schifani anche se la volontà politica di cambiare le cose sembra esserci”.

Ma il decreto 4 dicembre 2020, n. 561 – c.d. programma “Sicilia vola” – non è l’unica alternativa, considerato che in Sardegna sono riusciti a risolvere, almeno in parte, la problematica grazie alla continuità territoriale, anche se va a discapito della concorrenza e con tutti i rischi del caso è riuscita a garantire un servizio ai propri residenti e cittadini a prezzi decisamente più vantaggiosi dei 1000 e passa euro che servono per atterrare in Sicilia.

“Coordinare e migliorare le Isole – ha detto l’assessore sardo – anche se l’esperienza della Sardegna è diversa. Abbiamo la continuità territoriale che, nell’arco di diversi anni, abbiamo anche migliorato. Ma oggi anche noi siamo davanti ad un modo diverso di vedere le cose da parte dell’Unione Europea. In Sardegna il tema è molto accesso perché la continuità in pratica è un bando dove si stabiliscono requisiti ed oggi abbiamo registrato delle chiusure politiche che hanno creato problemi alla nostra continuità territoriale”.

Tardino: “Meno parole, più fatti: noi già a lavoro”

“Ricordiamo a La Vardera che oggi non è più un inviato delle Iene, ma che rappresenta in Ars i cittadini siciliani, che si aspettano meno boutade e più fatti, meno provocazioni e più proposte concrete. Anziché attaccare Matteo Salvini, che è ministro delle Infrastrutture da meno di due mesi, ma che ha già fatto più di quanto altri suoi predecessori in anni, dovrebbe portare proposte concrete e ricordare che le responsabilità dell’attuale situazione sono dovute a decenni di politiche sbagliate, a livello locale e nazionale, portate avanti da chi ha sempre saputo dire solo no.

Coro a cui sembra La Vardera voglia unirsi. Nessuno sostiene che il Ponte sullo stretto risolverà tutti problemi della mobilità siciliana, ma sarebbe un’opera straordinaria e unica in Europa, che collegherebbe la nostra isola al resto del continente, senza dimenticare il potenziale di sviluppo per le restanti infrastrutture nell’intera isola e lo straordinario volano per il turismo. Senza dimenticare il problema reale del caro voli su cui il presidente Schifani proprio in questi giorni ha posto in essere azioni forti. Non comprenderlo significa avere una visione miope, che da giovani politici non possiamo permetterci. Così come non possiamo permettere che stereotipi inaccettabili e di cattivo gusto, come quelli riproposti dalla serie tv di Amazon, che fa crollare il ponte sullo Stretto perché costruito da aziende legate ai clan, continuino ad offendere la Sicilia. Oggi ci sono le condizioni, grazie anche al lavoro del ministro Salvini , di portare la Sicilia al centro dell’Europa. Basta polemiche sterili, da noi riparte il futuro della nostra terra”.

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