Il “pirata” Stefano Cirillo torna all’attacco. Con la sua ormai consuetudinaria benda all’occhio destro (una mascherina adattata allo scopo), il manager siciliano da tempo impegnato in company internazionali si scaglia ancora una volta contro il caro voli, chiama in causa i deputati nazionali eletti in Sicilia e rivolge un appello al presidente Mattarella.

Caro Voli, tariffe pazze

Più che “Caro Voli” a questo punto quel che accade a chi si accinge a volare da e per la Sicilia  si dovrebbe  ricatalogare alla voce “tariffe pazze”. Poichè si tratta di una follia collettiva, con tariffe in modalità elastico che salgono e scendono -ma soprattutto salgono – senza alcuna apparente logica per i profani. Misteri del libero mercato e delle segrete cose delle compagnie aeree.  Il risultato tangibile è uno e uno solo: volare da e per la Sicilia è, dal punto di vista dei costi da sostenere, una lotteria.

C’è un dato oggettivo, facilmente verificabile e a portata di click: la stessa tratta, con la stessa compagnia può variare da un costo di poco più di 200 euro sino alla cifra monstre di oltre 700 euro. Ed è un meccanismo che riguarda tutte le compagnie che operano tra la Sicilia e la terraferma.

Così, il “pirata” Stefano Cirillo torna all’attacco. Con benda nera da bucaniere all’occhio destro, dopo aver manifestato le sue rimostranze alla Premier Giorgia Meloni, il manager frequent flyer adesso si rivolge al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La lettera di Cirillo al Presidente Mattarella

Questo il testo inviato al Capo dello Stato: “Sig. Presidente le scrivo quale garante della nostra Costituzione per denunciare come le politiche dei prezzi praticate dalla compagnie aeree in particolare ita Airways e Ryanair realizzano delle vere e proprie discriminazioni geografiche in danno di tanti cittadini siciliani , uomini donne giovani e anziani costretti a dovere pagare prezzi esorbitanti per esercitare, a parità di condizioni di altri cittadini residenti sulla penisola, il sacrosanto diritto alla libertà di movimento. Le chiedo di intervenire a tutela soprattutto dei tantissimi giovani siciliani che risiedono per studio o lavoro lontano da casa per garantire Loro una libertà , già limitata per altre scelte che li penalizzano nell’essere Siciliani”. 

Cirillo ha “prodotto” una nuova videoclip, dall’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma. “Migliaia di giovani siciliani che lavorano e studiano fuori non possono rientrare per queste vacanze di Pasqua per i prezzi esorbitanti di questa compagnia. La vera vergogna – sostiene Cirillo – è quella dei parlamentari siciliani eletti a Roma che non hanno il coraggio di fare un’interrogazione parlamentare”.

 

 

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