• Chiesta revoca del nuovo bando di gara del Consorzio per le Autostrade Siciliane
  • Lo chiede il Pd al governo regionale presentando interrogazione all’Ars
  • Impegno finanziario di circa 9 milioni di euro, fra i più alti a livello nazionale

Il gruppo parlamentare del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, con un’interrogazione al presidente della regione Musumeci, ha chiesto la revoca del nuovo bando di gara del Consorzio per le Autostrade Siciliane con oggetto l’affidamento del servizio di presidio antincendio da svolgersi lungo le tratte in esercizio delle Autostrade Siciliane A18 Messina-Catania e A20 Messina-Palermo.

Gara da oltre 9 milioni

“Si ritiene che non sia garantita la reale concorrenza e la massima partecipazione al bando stesso”, dice Nello Dipasquale, del Partito Democratico. “Già a luglio dello scorso anno abbiamo presentato un’interrogazione analoga per far ritirare (così come poi è avvenuto) – spiega – la prima versione di questo bando di gara, proprio perché ritenevamo che in considerazione dell’impegno finanziario di circa 9 milioni di euro, fra i più alti a livello nazionale nell’ambito dei servizi di sorveglianza antincendio, non fosse garantita la massima concorrenzialità di partecipazione alla gara”.

Critiche al nuovo bando

Come fa notare il Pd, dopo quasi nove mesi di “gestazione”, a inizio aprile 2021, il bando è stato ripresentato quasi uguale. “E’ aumentato l’importo complessivo che è passato da 9 a 10milioni e mezzo, sono state accolte alcune modifiche che avevamo proposto, ma sono rimaste le criticità che riguardano i requisiti di partecipazione e i criteri di attribuzione dei punteggi tecnici che sembrano essere concentrati in maniera preponderante sulle precedenti esperienze e non sulla qualità del progetto tecnico”.

Chiesta la revoca

“E’ nostro parere che, per l’importanza che il servizio ricopre – continua il parlamentare dem – il bando di gara vada revocato per stilarne urgentemente uno che consenta la massima partecipazione: è fondamentale che i criteri di aggiudicazione assicurino una concorrenza effettiva e che siano rispettati i principi di trasparenza, di non discriminazione e di parità di trattamento”. “Per questa ragione – conclude Dipasquale – il gruppo parlamentare del PD chiede che sia revocato in autotutela questo bando di gara”.

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