Un altare della Reposizione pasquale contro tutti i muri, ispirato dalle parole di Papa Francesco espresse nella Enciclica “Fratelli tutti”: “La tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare i muri, muri nel cuore, muri nella terra per impedire l’incontro con altre culture, con altra gente. E chi alza un muro, chi costruisce un muro finirà schiavo dentro ai muri che ha costruito, senza orizzonti. Perché gli manca questa alterità”.
Si basa con questi principi il tradizionale altare della Reposizione costruito all’interno della Chiesa del Gesù, in piazza Casa Professa a Palermo, nel quartiere Ballarò.

La rappresentazione, scritte sui modi che declinano l’ostilità

La rappresentazione inizia dalla parte destra della cappella di San Francesco Saverio e termina vicino alla balaustra dell’Abside centrale.
All’inizio Gesù prega nell’Orto degli ulivi con sullo sfondo un muro, dove sui mattoni sono scritti i tanti modi che declinano la nostra ostilità verso gli altri. Mattoni che cadono all’avvicinarsi alla Mensa del Signore.

I segni della Passione di Gesù e le bandiere dell’Ucraina e della Russia

A sinistra della Mensa i segni della Passione con due bandiere, quella dell’Ucraina e dietro quella della Russia con la scritta “Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria”. Infatti dietro a Gesù che prega nell’Orto degli Ulivi c’è la figura di Maria, che accompagna il Salvatore.

Il corpo di Gesù dilaniato dalla guerra e dalla crudeltà

Mentre il corpo di Gesù è dilaniato dalla guerra, dalla crudeltà dell’uomo, da cui non è possibile uscirne fuori, Maria intercede per sciogliere i nodi incancreniti da tanto odio.
La rappresentazione termina con un grande muro vicino alla balaustra dove è scritto “Nemico”. L’espressione di ogni muro che possiamo erigere.
A occuparsi dell’allestimento della costruzione dell’altare della Reposizione, coordinati dal rettore della chiesa Padre Walter Bottaccio, sono stati: Francesca La Mantia, Antonio Di Pasquale e Francesco Cosenza.

“La Pasqua di Resurrezione per scrivere una nuova storia dell’umanità”

“Il venerdì santo – dice il rettore della chiesa Walter Bottaccio – sembra l’ora delle tenebre. Aspettiamo la Pasqua di resurrezione del Signore Gesù per scrivere una nuova storia all’umanità, più bella di prima, perché capace di rialzarsi, nonostante tutto”.

Chiesa e museo visitabili tutti i giorni

La Chiesa del Gesù e il museo di Casa professa con suo Sepolcro pasquale sono aperti tutti i giorni alle 9,30.

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