“Il sindaco dimostra ogni giorno di più il suo totale distacco dalla realtà che cittadini e residenti sono costretti a vivere quotidianamente e non fa altro che dimostrare arroganza politica ed amministrativa sottraendosi al confronto ed imponendo le sue scelte dall’alto”.

Queste le parole durissime degli esponenti di Diventerà Bellissima Domenico Bonanno ed Eduardo De Filippis anche oggi presenti al sit in permanente in via Felice Emma. Il movimento, che in questi giorni si è schierato al fianco dei residenti esprimendo loro solidarietà, ha anche condannato l’occupazione abusiva, da parte di alcune famiglie palermitane senza casa, degli alloggi destinati ai Rom secondo il piano del Comune. Ma lo scontro non sembra destinato a placarsi, vista la dura presa di posizione di oggi del Sindaco Orlando.

“Invitiamo per l’ennesima volta il sindaco ad un confronto pubblico, alla presenza dei residenti e dei consiglieri comunali e di circoscrizione, con l’obiettivo di far conoscere al primo cittadino le criticità della zona e di individuare soluzioni alternative più consone” continuano gli esponenti di Diventerà Bellissima.

“Siamo assolutamente favorevoli a progetti seri di integrazione e non ne facciamo una questione di etnia, ma le esigenze della cittadinanza non possono essere subalterne a quelle di un’amministrazione che si trova costretta a correre ai ripari a causa di una assente programmazione. Dall’analisi e dal confronto possono venire fuori soluzioni condivise, ma se il sindaco preferisce sottrarsi al dialogo continuando a minacciare denunce e provvedimenti, senza affrontare davvero il problema, dovrà assumersi la responsabilità politica ed umana di essere il primo artefice di una guerra tra poveri. Non permetteremo ad Orlando di sfruttare tematiche così delicate soltanto per alimentare spot pubblicitari e battaglie politiche di parte, sulla pelle dei cittadini, contro le scelte del governo nazionale. Non si promuove in questo modo l’integrazione” concludono “continuando così a perdere saranno i palermitani, rom o meno che siano”.