Sit-in di protesta animalista in piazza Verdi, a Palermo, per dire no all’utilizzo dei cavalli per il traino dei calessi a scopo turistico. Un’attività portata avanti da cosiddetti “gnuri“, finiti al centro delle polemiche dopo i gravi episodi di cronaca dei giorni scorsi. Nella giornata di venerdì, un equino si è infatti accasciato a terra ed è morto a causa di un malore. Un episodio al quale è seguito un secondo evento nella giornata di lunedì, quando un secondo animale è finito al suolo in piazza Verdi. Una situazione che ha allertato il fronte attivista, che ha deciso così di far sentire la propria voce.
Assenti proprietari delle carrozze e cocchieri
Una protesta che doveva essere anche un momento di confronto con i proprietari degli equini. Ma in zona, al momento del sit-in, non era presente nessun calesse. L’ultimo ha abbandonato piazza Verdi intorno alle 11.45, salvo poi tornare a manifestazione quasi conclusa. Proprio in quegli attimi, alcuni vetturini hanno avuto un acceso dibattito con gli animalisti presenti sul posto. Tutto è rimasto alle parole, anche se le posizioni si sono mantenute decisamente distanti.
Un argomento, quello della tutela degli equini, sul quale è intervenuto anche l’assesore ai Diritti Toni Sala. “Le elevate temperature di questi giorni e, soprattutto, il cambio climatico con stagioni sempre piu calde e torride, rendono necessario tutelare maggiormente i cavalli impiegati nel traino delle carrozze adibite anche al servizio pubblico. Ciò per evitare gli episodi riportati dalle cronache in questi giorni. Ecco perché, d’intesa con il sindaco Leoluca Orlando, si è dato mandato agli Uffici di predisporre un’ordinanza che ne vieti la circolazione in una specifica fascia oraria nei mesi di luglio e agosto“.
L’influencer animalista Rizzi “scene insopportabili”
A condurre e ad organizzare la protesta è stato Enrico Rizzi, influencer da sempre impegnato per i diritti degli animali. “Ormai da tantissimi anni sto seguendo questa situazione incresciosa e vergognosa per un paese che si ritiene civile. Uno stato di cose che riguarda i cavalli costretti a trainare oltre 600 chili di carrozze nelle ore più calde della giornata e nella totale indifferenza dell’Amministrazione Comunale. Abbiamo assistito ad un cavallo che è stramazzato al suolo venerdì scorso intorno a mezzogiorno. Ho inviato una nota alle Autorità Locali, ma nulla è stato fatto. Fino a ieri quando qui, davanti al teatro Massimo, l’ennesimo cavallo è crollato a causa del caldo“.
“Se esiste una legge dello stato, la 189/2004, che punisce i delitti commessi contro il sentimento degli animali, mi chiedo perchè a Palermo nessuno interviene. Se lo chiedono anche centinaia di cittadini indignati, che non riescono più a sopportare certe scene drammatiche. Nel terzo millennio vedere dei cavalli crollare a terra a causa del caldo è semplicemente vergognoso. Ho ricevuto dei messaggi intimidatori da parte di qualcuno di loro. Capisco che la notizia ha fatto il giro del web e ha dato fastidio. Ma posso dire di essere in contatto con altri vetturini di Palermo. Essi sono disposti a convertire le carrozze dei cavalli in elettriche, basta avere il sostegno delle istituzioni. Questo è un ottimo segnale“.
La mobilitazione animalista continua
Ma quella di oggi non sarà l’unica forma di mobilitazione da parte degli attivisti a tutela dei cavalli. I rappresentanti delle associazioni CAAS, LIDA, OIPA, UADA, “Felici nella coda”, “Lo Scondinzolo e dell’ADA hanno scritto a mezzo PEC al Prefetto e alle principali autorità pubbliche di Palermo una lettera per sottolineare le condizioni di disagio che si trovano a vivere questi animali.
“Le scriventi associazioni protezionistiche, animaliste locali, chiedono un Suointervento immediato a tutela dei cavalli che in città sono utilizzati per trainare carrozze per turisti. A tal proposito, desideriamo rappresentarLe due gravi episodi che si sono verificati in centro città nel giro di pochi giorni. L’ultimo oggi, 26 luglio, nei pressi del teatro Massimo, dove un quadrupede è stramazzato al suolo a causa dell’alta temperatura. Nel corso degli anni si sono verificati più episodi di questo tipo, ma mai con questa frequenza. Tuttavia nulla è cambiato“.
“Capiamo bene – continua la lettera – che le carrozze sono dei mezzi per turisti in uso in più città di Italia, ma sappiamo per certo che possono essere sostituite con mezzi validi che non sfruttano nessun animale. Inoltre lamentiamo il fatto che, nonostante le alte temperature, sono pochi i controlli a tutela del benessere degli stessi. Spesso i cavalli, nonostante l’afa el’umidità, sono costretti a trainare il peso delle carrozze, stracariche di turisti, anche sotto il sole battente tra le 14,00 e le 17,00“.
L’impegno sul tema dei cavalli
“Non vi sono limiti – proseguono le associazioni – al percorso che va ben oltre il centro storico che sottolineamo essere il più grande d’Europa. Non esistono aree di ristoro adeguate e nonostante il maltrattamento di animali sia raffiguratocome un reato, non vi è alcun controllo per tutelare i cavalli. Chiediamo un suo tempestivo intervento e ci proponiamo interlocutori per unincontro dove vengano stabilite delle linee guida che possano dare dignità agli animali anche nella visione di una città come Palermo che si propone come capitaled’arte e della cultura. Certi di una Sua risposta, restiamo in attesa di un pronto riscontro”.
A queste iniziativa, se ne sta associando di cosiddetto mail booming, ovvero di condivisione dei contenuti della lettera di cui sopra per mezzo di posta elettronica. Già nel 2012 inoltre, le stesse associazioni presentarono all’allora prefetto Latella la carta comunale sui diritti degli animali, carta che però rimase ferma presso la giunta comunale e non fu mai approvata. Le associazioni proveranno ad ottenere un tavolo tecnico con comune e prefetto per riuscire questa volta nell’intento.
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