A dare la notizia ufficiale del primo decesso di un cefaludese dovuto al Covid19 è stato, attraverso il suo profilo Facebook, il sindaco Rosario Lapunzina.

Nella sua ultima diretta social, della scorsa settimana, il primo cittadino aveva parlato delle condizioni del proprio concittadino, ricoverato presso uno dei nosocomi palermitani, dandole per stazionarie. Purtroppo nelle ultime ore la situazione è precipitata.

Salvatore Barro, 60 anni, brigadiere in pensione dell’Arma dei carabinieri, è morto dopo una lunga lotta con il virus all’ospedale Civico di palermo. Era ricoverato da circa un mese.

Le condizioni dell’ex brigadiere sembravano migliorate tanto che era tornato a una respirazione autonoma. Ma una ricaduta mentre era ancora in ospedale è stata devastante e purtroppo inesorabile.

Originario di San Giuseppe Iato da oltre 20 anni abitava a Cefalù. Lascia moglie e due figli.

“Devo purtroppo comunicarvi una notizia che funesta l’intera comunità cefaludese – ha scritto Lapunzina sul suo profilo – il nostro concittadino Salvatore Barro, brigadiere capo in congedo, affetto da Coronavirus e ricoverato presso un ospedale di Palermo, è venuto a mancare questa mattina a causa di un improvviso peggioramento delle condizioni cliniche.

Mai avrei voluto dare una notizia così tremenda che, vi devo confessare in tutta franchezza, mi ha personalmente sconvolto.

Da quando mi contattò per manifestarmi il timore di aver contratto il virus e, poi (in tutte le fasi seguenti: la quarantena, l’effettuazione del tampone, l’esito positivo, il ricovero, la terapia intensiva, il miglioramento delle condizioni fino alla drammatica notizia di poco fa) ho seguito la vicenda del nostro sfortunato concittadino e posso affermare che è nata, seppur a distanza, una sincera amicizia.

L’ ho più volte incoraggiato, ho sperato, mi sono rallegrato e, ora, sono affranto davanti ad un destino che si è rivelato implacabile – ha proseguito il sindaco – certo di avere la condivisione da parte di tutti i cefaludesi ho deciso di proclamare il lutto cittadino, per offrire un simbolico attestato di partecipazione dell’intera comunità cefaludese al dolore per la scomparsa del nostro concittadino.

Desidero, pertanto esprimere il cordoglio della Città ai familiari, all’Arma dei Carabinieri, che lo ha annoverato tra le sue fila, agli amici, ai colleghi, a tutti coloro i quali ebbero la fortuna di conoscerlo.

Il virus, terribile e impietoso, che lo ha sottratto alla vita terrena ci impedisce di rendergli l’ultimo estremo omaggio come meriterebbe – ha chiosato nel suo post Lapunzina – prometto, tuttavia, che il suo nome non sarà dimenticato; lo dobbiamo a lui e a tutti coloro che a causa di questa pandemia sono morti, hanno perso gli affetti più cari, hanno sperato, hanno combattuto e continuano a profondere tutte le energie affinché il mondo esca al più presto da questo incubo”.