É corsa contro il tempo per salvare i progetti dei nuovi cinque centri comunali di raccolta rifiuti a Palermo. Opere finanziate con un apposito decreto interministeriale ma che negli scorsi mesi hanno subito diverse battute d’arresto. Una di queste ha riguardato le aree di via Laudicina (Sperone) e via Felice (Cep). Luoghi sui quali si è verificato una sovrapposizione di progetti visto che, sulle medesime aree, fu dato il via libera sia ai CCR che a degli asili nido. A prevalere sono stati quest’ultimi, con i centri comunali reindirizzati verso altra sede o comunque cancellati dell’agenda politica.

Opposizioni all’attacco degli uffici

A rappresentare la Giunta c’era l’assessore al Patrimonio Pietro Alongi, accompagnato dalla Rup del progetto Giuseppina Liuzzo. Uno dei punti affrontati anche al vertice che il sindaco ha tenuto con le sigle dei lavoratori di Rap. I tempi sono stretti. Secondo quanto riferito dalla dirigente in aula, sarebbe preferibile approvare l’atto entro una settimana. Ciò al fine di avere il tempo utile per ricevere il parere da parte della Regione (90 giorni) e potere mandare a gara entro settembre.

C’è un problema. Per dare un’accelerata decisa alla delibera servirà aspettare. Sempre un controsenso, ma in realtà è prevista per domani una riunione con le commissioni consiliari per razionalizzare il posizionamento dei centri comunali di raccolta. Poi si dovrà procedere alla convocazione di una nuova seduta nella prossima conferenza dei capigruppo di giovedì. L’assessore Alongi ha voluto raccomandare al Consiglio di fare presto. Appello che ha trovato le ire delle opposizioni. Dura la consigliera comunale Giulia Argiroffi, la quale ha puntato il dito sulle conferenze di servizio degli ultimi mesi. Altrettanto polemico l’esponente di Progetto Palermo Massimo Giaconia, il quale si focalizza sul caso del ccr in via Felice. “Perdere l’opportunità di realizzare una struttura simile in un’area soggetta ad abbandono dei rifiuti è grave”, ha sottolineato il consigliere di centrosinistra, il quale poi ha parlato dell’altra struttura da realizzare in via Paruta.  “Risulta che c’è una petizione civica contraria ad alcuni aspetti della realizzazione della struttura. Bisognerebbe ascoltare queste persone”.

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