Avevano partecipato al concorso per 587 unità di personale per il potenziamento dei Centri per l’impiego in Sicilia, ma non avevano superato le prove scritte ed erano pertanto stati esclusi dalla selezione. Cinque candidati siciliani, non ritenendo corretta la propria esclusione, hanno deciso di affidarsi ai legali dello studio Leone-Fell & C. per contestare l’esito della prova, viziato dalla presenza di diverse domande errate o fuorvianti.
I giudici del Tar, con sentenza definitiva, hanno accolto i ricorsi, annullando i quesiti e disponendo la corretta attribuzione dei punteggi ai cinque candidati che sono così rientrati in graduatoria.
Gli avvocati
“Siamo lieti che i giudici amministrativi abbiano accolto le nostre tesi – spiegano Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale Leone-Fell & C. – capita sempre più spesso che i quiz somministrati ai concorsi presentino errori o che l’amministrazione reputi corretta una risposta sbagliata. Con queste vittorie abbiamo ristabilito un torto e permesso a cinque candidati esclusi illegittimamente di rientrare in graduatoria”.
Con l’aggiornamento del punteggio, infatti, i cinque siciliani non solo sono rientrati fra gli idonei, ma potranno persino essere assunti anche in vista di futuri scorrimenti.
Il concorso al centro di vari interventi giudiziari
Il concorso che mette in palio 487 posti per diplomati nei Centri per l’impiego della Regione è diventato, almeno per ora, un nulla di fatto e dovrà ripartire praticamente da zero. Prima di questo sono stati una valanga i ricorsi e le richieste di rettifica, la Regione ha deciso quindi di annullare le graduatorie formalizzate il 29 novembre. Non si tornerà sui banchi per ripetere le prove selettive ma cambieranno in modo sostanziale i punteggi.
Come cambiano i punteggi
L’assessorato alla Funzione Pubblica, guidato da Andrea Messina, ha rotto gli indugi diramando, a fine aprile, due avvisi che annunciano l’annullamento in autotutela delle due selezioni più partecipate del maxi concorso bandito a inizio 2021: quella che assegna 311 posti da operatore del mercato del lavoro e quella che ne mette in palio 176 da istruttore amministrativo contabile. In totale 487 per cui si erano fatti avanti oltre 146 mila concorrenti, alcuni dei quali in corsa anche per altri 537 posti per laureati (161 dei quali regolarmente assegnati).
Sull’assessorato erano piovuti ricorsi subito accolti dal Tar. Il principale riguarda il sistema di attribuzione dei punteggi alle lauree triennali (1) e alle lauree specialistiche e magistrali (1,5). In particolare il bando prevedeva che i due punteggi erano sommabili e chi possedeva entrambi i titoli poteva arrivare a 2,5 punti cioè 1,5 in più rispetto a chi aveva solo la laurea magistrale o vecchio ordinamento.
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