I giudici della quinta sezione del Tar di Palermo presieduti da Stefano Tenca hanno respinto la richiesta di sospensiva presentata dal centro studi giuridici e sociali “Cesare Terranova” che era stato escluso dal piano dei fondi della Regione Siciliana per l’anno 2023.
Il ricorso
Il ricorso era presentato contro l’assessorato regionale beni culturali e identità siciliana e nei confronti della fondazione Gaetano Costa, centro studi Pio La Torre, fondazione culturale Mandralisca onlus. Il centro studi Terranova chiedeva l’annullamento del decreto del dirigente generale del 14 dicembre del 2023 pubblicato in gazzetta il 26 gennaio di quest’anno in merito al piano di ripartizione e di assegnazione della somme di un milione e 44 mila euro per i vari enti in Sicilia. L’istanza del centro Terranova è stata esclusa da quelle ammissibili da parte della Regione. Esclusione ritenuta legittima anche dai giudici del Tar in questa fase cautelare.
Il ricorso per il ristorante di Bolognetta
La Puerta Do Sol, ristorante di Bolognetta in provincia di Palermo, rimane aperta. A deciderlo è stata la terza sezione del Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia.
L’impresa di ristorazione, difesa dagli avvocati Alessandro Dagnino e Ambrogio Panzarella, dello studio legale Lexia., ha chiesto la sospensiva della decisione del Comune di Bolognetta che aveva disposto la chiusura dell’attività per 90 giorni nel rispetto del regolamento disciplinante le misure per sostenere il contrasto dell’evasione dei tributi locali.
In queste settimane, sono numerosi i locali nel Comune di Bolognetta colpiti dal provvedimento di chiusura per il presunto mancato pagamento delle imposte comunali.
L’impresa ha impugnato sia il regolamento, sostenendone l’illegittimità, che le pretese tributarie dell’ente locale contestando, in questo secondo caso, la fondatezza delle stesse.
La questione era stata affrontata nel mese di luglio dal presidente del Tar Salvatore Veneziano che, in una primissima fase, ha riconosciuto si trattasse di un “caso di eccezionale gravità e urgenza” tale da giustificare la sospensione del provvedimento comunale con decreto.
Per il collegio composto dai giudici Raffaella Sara Russo (presidente facente funzioni), Bartolo Salone (referendario) e Mario Bonfiglio (referendario ed estensore) la questione richiede un approfondimento “nella opportuna fase di merito”. Nel frattempo l’impresa ha diritto a rimanere in attività.
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