Pronti, via! Il mese di settembre lancia la sfida della ripartenza per la politica siciliana. Una ripartenza che deve fare i conti con quanto accaduto in quasi un anno di governo regionale e poco più di governo della città di Palermo. Conti da fare anche con le tensioni, mai sopite, fra gli alleati ed Fratelli d’Italia, anche se sempre negate dal Presidente della Regione. E delle tensioni evidenti anche all’interno degli azzurri, anche quelle esposte come dialettica e non come problemi o scontri.

Il vertici di maggioranza nella sede di Forza Italia

Così, contrariamente a quanto avvenuto in passato, stavolta la coalizione non si riunisce in una sede istituzionale ma lo fa nei locali di uno dei partiti della coalizione: Forza Italia.

In passato gli incontri convocati dal Presidente Schifani si sono tenuti a Palazzo d’Orleans o, in un caso, negli uffici della Presidenza della Regione dentro Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento. Stavolta le questioni da mettere sul tavolo sono politiche ed era opportuno usare una sede politica e non istituzionale.

La formula della convocazione è quella del Direttivo dei partiti della coalizione quindi niente figure istituzionali ma segretari e dirigenti di partito o equivalenti in base agli statuti

Chi c’è intorno al tavolo

Intorno al tavolo ci sono tutti i partiti della coalizione, anche quelli attualmente privi di assessori nella giunta Schifani ma comunque membri effettivi dell’alleanza di centrodestra da Roma a Palermo.

Padrone di casa è il coordinatore degli azzurri Marcello Caruso accompagnato da due giovani fra cui Fabrizio Tantillo figlio del capogruppo azzurro al Comune di Palermo, Giulio; per Fratelli d’Italia ci sono entrambi i coordinatore regionali ovvero Salvo Pogliese per la Sicilia orientale e Giampiero Cannella per quella occidentale; per la Lega c’è il Commissario regionale Annalisa Tardino e il deputato regionale Marianna Caronia; per la Dc Nuova c’è il Commissario ed ex Presidente della Regione Totò Cuffaro e  il capogruppo della DC all’Ars, Carmelo Pace; per gli Autonomisti di ispirazione lombardiana c’è Fabio Mancuso, nominato rappresentante degli autonomisti al tavolo del centrodestra e, infine, per Noi Moderati c’è il componente del direttivo nazionale Antonello Antinoro e il vice coordinatore regionale Valerio Barrale.

Per sapere quali argomenti stanno affrontando bisognerà attendere anche se è certo che non tutto emergerà; almeno non subito

 

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