Duemila nuove assunzioni a rischio a Palermo nel settore delle costruzioni, circa la metà dei cantieri in città fermi, tassi d’interesse in alcuni istituti bancari già in crescita. Gli stop and go normativi sull’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, che hanno portato adesso alla decisione di limitare la cessione del credito a una sola volta, stanno mettendo in ginocchio le imprese edili e tutte quelle dell’indotto, come impiantisti e serramentisti. Ora a lanciare l’allarme è anche la CNA siciliana.

Modifiche al Dl Sostegni ter

 La CNA siciliana in queste ore è impegnata nella campagna di sensibilizzazione nei confronti dei parlamentari dell’isola, che siedono a Montecitorio e Palazzo Madama, rispetto al Dl Sostegno ter nella parte in cui, cambiando i precedenti richiami normativi, si fa espresso riferimento a una unica cessione del credito d’imposta collegata ai bonus dell’edilizia. “In linea con l’attività intrapresa dal Nazionale – si legge in una nota – che ha avviato intense e proficue interlocuzioni istituzionali con i rappresentanti del Governo e i leader dei partirti, anche nei territori stiamo portando avanti momenti d’incontro e di confronto con deputati e senatori di riferimento”.

Lavori e imprese in serio rischio

A rischio ci sono numerose imprese, numerosi cantieri già aperti o in corso di apertura ma anche tanti posti di lavoro. “Vietare il trasferimento multiplo – spiegano il presidente Cna Sicilia Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – significa fermare il percorso virtuoso innescato dal Superbonus 110% che in Sicilia ha contribuito, in modo determinante, alla robusta ripresa economica dello scorso anno, imprimendo una accelerazione al processo di riqualificazione urbana per rendere le nostre città più accoglienti, sicure e sostenibili. La modifica sta di fatto bloccando i cantieri, congelando gli investimenti e provocando gravi danni ad artigiani e piccole imprese dell’intera filiera”.

Appello alla politica

Bloccare la cessione del credito, per la Cna è un “provvedimento inopportuno” che “colpisce i cittadini onesti”.  “Fermo restando che noi siamo per combattere e contrastare chi non opera in modo corretto, trasparente e nel segno della legalità, ma francamente – sottolineano – questo provvedimento ci sembra inopportuno e deleterio, destinato a colpire anche cittadini leali e rispettosi delle regole e imprese oneste. Per questi motivi la CNA – concludono Battiato e Giglione – sollecita il potere decisionale politico a intervenire con urgenza per eliminare le pesanti restrizioni alla cessione dei crediti. Non possiamo correre il rischio di compromettere l’efficacia dei bonus edilizi, già messi a repentaglio dall’aumento del costo dell’energia e delle materie prime”.