Una manifestazione per accogliere in città Mareme Cissé la chef senegalese del ristorante Ginger di Agrigento vittima di un grave episodio di razzismo. La cena si è tenuta ai Giardini del Massimo.

La vicenda che ha riguardato la chef

Maremè Cissè è finita sulle pagine della cronaca nazionale nelle scorse settimane quando una coppia di clienti aveva deciso di non cenare al ristorante dopo avere saputo che ai fornelli c’era un donna di colore. Episodio, duramente criticato sui social, che ha poi innescato una lunga catena di solidarietà soprattutto da parte di numerose associazioni.

Proprio lei, Mareme Cisse, ieri ha cucinato a fianco dello chef “di casa” Gianvito Gaglio. Una cena, confezionata a quattro mani e riservata a 60 persone con un’offerta libera a partire da 80 euro, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla missione ”Speranza e carità” di Biagio Conte.

L’evento e le parole del sindaco

“L’evento organizzato ieri dai Giardini del Massimo è stata una bella serata durante la quale si sono mescolate diverse suggestioni e dove si è fatta giustizia di un valore che per questa città è sacro e che non riguarda solo l’accoglienza o dell’inclusione, ma è quello dell’ibridazione delle culture, delle esperienze e delle tradizioni. Dunque, siamo stati ben contenti di ospitare a Palermo Mareme Cissé, una professionista che ha subito un ingiusto torto, ma che viene ripagata dalla soddisfazione che già le proviene dal suo lavoro e ieri sera anche dal nostro apprezzamento”.
Lo ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla che “ieri sera – come da nota inviata a questo ufficio stampa – ha partecipato alla cena nel nome dell’accoglienza che ha visto come chef protagonisti Mareme Cissé, del ristorante Ginger di Agrigento, che nelle scorse settimane è stata vittima di un episodio di razzismo, e Gianvito Gaglio, chef executive dei Giardini del Massimo, il ristorante che ha ospitato l’evento”.