Leggere il proprio essere attraverso l’arte religiosa. È un percorso di cammino interiore aperto a credenti e laici quella che propone la Chiesa del Gesù, in piazza Casa Professa, a pochi metri dal mercato di Ballarò a Palermo.
Si offre ai giovani dai 18 ai 30 anni la possibilità di decifrare le proprie emozioni attraverso gli elementi barocchi che caratterizzano la chiesa e che contengono all’interno numerose storie bibliche e simboliche sconosciute ai più.
Un percorso in 10 tappe che dall’uno ottobre e tutti i venerdì alle 17 vedrà il rettore della chiesa del Gesù padre Walter Bottaccio accompagnare i presenti in una approfondita e minuziosa descrizione della chiesa, con lo scopo di immedesimare i presenti nella sua storia e nella sua spiritualità religiosa.
«Quello che c’è dentro di noi – spiega il rettore Bottaccio – è come una pergamena di grande valore. Abbiamo bisogno di srotolare il nostro manoscritto per decifrare i nostri sentimenti e le nostre emozioni. Abbiamo bisogno di salire sul pulpito per gridare la voglia di vivere. Abbiamo bisogno che altri leggano le nostre attese e le nostre speranze che coviamo nel nostro cuore. Il Gesù di Casa Professa, attraverso la sua fantastica Arte, aiuta a leggere dentro il proprio io, quello che si è e quello che si possiede».
La partecipazione è gratuita. Chi è interessato può mandare una mail all’indirizzo bottaccio.w@gesuiti.it .
Si svuotano sempre di più, altri chiudono. Sempre meno giovani vocati alla religione in Sicilia, col risultato che molti conventi iniziano a chiudere i battenti. È l’esito del processo di secolarizzazione che investe l’Isola in pieno. Tra le cause che portano a questo rapido abbandono dei conventi, viene annoverata tra i religiosi al 1° posto “la crisi sociale” e “il mutamento nella scala dei valori, nella visione della vita, nei modelli di comportamento”.