Lutto a Palermo per la scomparsa di Ciccio Candela, 88 anni, conosciuto in città perché è stato uno storico meccanico di Moto Guzzi e Ducati. Era definito da molti come il “mago delle due ruote” visto che era uno dei più esperti meccanici di moto d’epoca. Ciccio aveva aperto quasi 70 anni fa la storica officina di via Enrico Albanese che oggi porta il suo nome.
Fin da ragazzino ha riparato moto, divenendo nel tempo un vero e proprio punto di riferimento a Palermo. Così quando lo zio emigrò in America lasciando la Guzzi scoperta, fu scelto come assistente per conto della finanza, della polizia e dei carabinieri che ai tempi avevano le Guzzi. Negli anni 50 aprì la sua officina in pieno centro città. Inizia con Guzzi e Ducati, quando ancora in città non si vedeva l’ombra di moto come Honda, Kawasaki o Triumph. La naturale trasformazione del mestiere arrivò un decennio dopo, quando Candela iniziò a preparare moto per correre a Pergusa. Sotto le sue mani passaro le moto dalle prestazioni migliori. E anche clienti eccellenti, come il giudice Giuseppe Ayala. Ora l’officina resta nelle mani di uno dei due figli maschi a cui, negli anni, ha tramandato il mestiere.
A luglio scorso si era laureato a 99 anni in Studi filosofici e storici presso l’Università di Palermo. Giuseppe Paternò 99 anni è morto questa mattina. Una vita con la voglia d’imparare. Nel 2020 aveva completato la magistrale. Due anni dopo la specialistica con 110 e lode. In pensione ha completato la sua passione. Quando era giovane nonostante i voti brillanti, il padre decise che doveva andare al lavorare. Niente superiori e niente università. Fece il fattorino e poi lavorò per le Ferrovie dello Stato. Solo a 30 anni Giuseppe da esterno riuscì a prendere il diploma da geometra alla scuola serale. Poi coltivò la sua passione per la scrittura, ha anche pubblicato un libro. Grazie ad un filosofo torinese conosciuto a Chianciano ha iniziato a studiare filosofia. Nel 1984 era andato in pensione da allora non ha smesso di leggere e studiare.