“L’edilizia scolastica è stata purtroppo un’occasione perduta – ha detto Paolo D’Anca, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani – e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: le scuole sono fatiscenti, spesso non in regola con le norme antisismiche e assolutamente obsolete. È una battaglia di civiltà quella di garantire
agli studenti, scuole sicure, belle e moderne. Inoltre i lavori previsti metterebbero in moto il comparto delle costruzioni, che dal 2008 ha subito un’emorragia senza precedenti. Al Comune chiediamo di costituire un tavolo permanente per monitorare lo stato di avanzamento delle opere, in modo da superare eventuali intoppi burocratici,
utilizzare al meglio le risorse disponibili e far partire tutti i cantieri”.

Fra le cause principali del fermo delle opere c’è dunque l’insufficiente numero di tecnici negli uffici di Edilizia scolastica e Lavori pubblici del comune: troppo pochi per gestire questa mole di lavoro, fra la programmazione e la progettazione e la responsabilità sull’iter amministrativo dell’opera pubblica.

“Gli uffici comunali non vengono adeguatamente potenziati di personale tecnico già da troppi anni – commenta Lorenzo Geraci segretario Cisl Fp Palermo Trapani -, se opportunamente incrementate e incentivate queste strutture infatti, potrebbero rappresentare il motore pulsante dell’edilizia, della sicurezza delle scuole, ma anche di tanti progetti pubblici che attendono il via delle gare d’appalto, proprio perché nella stessa condizione si ritrova l’ufficio dei Lavori Pubblici del comune. Da una macchina amministrativa efficente infatti, dipende lo sviluppo del territorio”.
Ancora più lontana la realizzazione delle opere inserite nel Programma triennale 2017-2019, buona parte delle quali ferme alla fase di studio di fattibilità, la prima dell’iter di progettazione. Spiccano la costruzione della scuola materna nel quartiere dello Zen dove il progetto da quasi 3 milioni che prevede quattro sezioni, è inserito in un accordo di programma cui finanziamento è in corso di definizione con la Regione siciliana. Altro intervento importante ma, stavolta, non finanziato, è quello che riguarda la ristrutturazione e l’ampliamento con 10 aule per l’elementare e tre sezioni di materna del plesso Natoli in viale Giuseppe Di Vittorio, i fondi necessari ammontano a oltre 7 milioni e mezzo di euro. Ha il progetto definitivo ma è da aggiornare la realizzazione di 15 aule di elementare e tre sezioni di materna nel quartiere Arenella per 19 milioni di euro. Ferma al progetto preliminare, la ristrutturazione di una scuola materna in via Pecori Giraldi, il finanziamento dell’accordo di programma è ancora da definire con la Regione siciliana. Ma sono tanti ancora i progetti segnati nel piano triennale che non giungeranno presto alla definizione e realizzazione, lavori importanti come ad esempio la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza dell’istituto materno ed elementare Mantegna di via Bologni, del plesso Alagno di via Bazzano, del Pestalozzi di viale Regione siciliana, così come per oltre 30 istituti che attendono gli stessi lavori.

Nel settore dell’infanzia è necessario, inoltre concludono dal sindacato “rilanciare la costruzione di nuovi ‘poli per l’infanzia’ previsti dal decreto attuativo della legge sulla Buona Scuola che siano in grado di assicurare la continuità del percorso educativo e scolastico di tutte le bambine e bambini da 0 a 6 anni”.

Sul fronte degli istituti di competenza della Città Metropolitana, sono ancora nella fase dei progetti esecutivi con la richiesta di finanziamento Pon avviata: la scuola primaria Borsellino, l’Istituto tecnico industriale Volta, l’Istuto superiore Ascione, il liceo classico Vittorio Emanuele II di via Collegio Giusino e il nautico Gioeni Trabia di Palermo; l’Itc Picone di Alia, l’Istituto professionale Corbino di Partinico, lo scientifico Mursia di Carini. Due i progetti che il prossimo mese verranno aggiudicati invece, per il liceo Scaduto di Bagheria, e l’Istituto superiore Duca degli Abruzzi di Palermo. Diciassette i progetti per il rilevamento del rischio sismico da 40 a 60 mila euro da portare avanti. Infine sono stati già finanziati 73 mila euro per la verifica delle condizioni dei solai di alcune scuole del territorio e della provincia.