All’istituto Danilo Dolci di Palermo

In campo contro le discriminazioni, gli studenti fanno gol al razzismo

In campo contro le discriminazioni, contro il razzismo e l’intolleranza. E’ questo l’obiettivo del torneo di calcio a 5 tra quattro scuole di Palermo che si disputerà giovedì 21 marzo in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali.

L’iniziativa nasce da un accordo sottoscritto dalla Città Metropolitana di Palermo (l’ex Provincia) con Unar (l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali A Difesa delle Differenze). Parte anche dalle partite tra gli alunni la lotta all’indifferenza o, peggio ancora all’intolleranza che nei giorni scorsi è stata – purtroppo – ancora protagonista anche sui campi di calcio milionari della nostra serie A.

Calcio di inizio alle 9,30, in campo gli alunni di quattro scuole

Le partite saranno disputate tra gli alunni degli Istituti Ernesto Basile, Danilo Dolci, Francesco Ferrara, Pietro Piazza di Palermo. L’iniziativa avrà inizio alle 9.30 di giovedì 21 marzo, presso l’Istituto Danilo Dolci di Palermo, in via Natale Carta 1-7 – non lontano da Brancaccio – alla presenza del sindaco metropolitano Roberto Lagalla, che porterà i saluti e del direttore generale della Città Metropolitana, Nicola Vernuccio.

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In campo per sensibilizzare i giovani

Il progetto In campo contro le Discriminazioni, volto alla realizzazione del campionato di calcio tra gli alunni italiani e stranieri delle scuole secondarie di secondo grado, ha lo scopo di sensibilizzare i giovani sulle tematiche dell’antidiscriminazione, dell’accoglienza e dell’accettazione delle diversità. Questo è stato reso possibile grazie all’accordo siglato dalla Città Metropolitana e Unar, Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica, del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Le parti si impegnano reciprocamente nella promozione di attività volte a favorire la cultura del rispetto e dell’inclusione, sensibilizzando l’opinione pubblica attraverso attività educative, culturali, artistiche e sportive che possano coinvolgere tutti i cittadini e i giovani in particolare. E questo torneo è un esempio di quanto si vuole fare per debellare la piaga della discriminazione.

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