Fuggi fuggi generale e grande paura al centro Commerciale Forum di Palermo. Colpi di pistola hanno seminato letteralmente il panico in un venerdì pomeriggio tendente alla sera che in tanti stavano trascorrendo passeggiando per il centro commerciale. Colpi esplosi che hanno scatenato un inevitabile fuggi fuggi che ha coinvolto un centinaio di persone.

Cosa è successo

Il panico è esploso nel pomeriggio di venerdì quando due ragazzini hanno iniziato a sparare con una pistola a salve prima di essere fermati dalla polizia che, nel frattempo, aveva anche fatto alzare in volo un elicottero. Entrambi, in attesa di definire la loro posizione, rischiano una denuncia per procurato allarme.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti i due ragazzini, di 15 e 16 anni, si trovavano nell’area food quando uno di loro avrebbe estratto una pistola esplodendo i primi colpi.

I presenti, non immaginando neanche che potesse essere trattarsi di uno scherzo, di un gioco e che la protagonista fosse un’arma giocattolo, sono scappati convinti che qualcuno avesse aperto il fuoco. “Un agguato”, ha detto qualcuno. “Un attacco terroristico”, avranno pensato altri mentre cercavano di guadagnare l’uscita.

Diverse telefonate al numero d’emergenza

In pochi secondi sono arrivate diverse telefonate al 112 e dalla centrale della polizia sono state inviate diverse pattuglie dell’Ufficio prevenzione generale e le squadre delle Uopi, le Unità operative di primo intervento del Reparto prevenzione crimine.

Il centro commerciale è stato circondato dagli agenti, seguiti dall’alto dall’elicottero del IV Reparto volo per indicare le vie di fuga ed eventuali movimenti sospetti.

Gettano l’arma e scappano

Così sono stati notati i due ragazzi che, durante la fuga, stavano gettando qualcosa tra le aiuole. I poliziotti li hanno subito fermati riuscendo a sequestrare sia l’arma, una perfetta replica del modello di Beretta in dotazione alle forze dell’ordine, sia una dozzina di cartucce caricate a salve. I minorenni sono stati bloccati e denunciati prima di essere affidati ai genitori.

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