Colpo di scena al processo in cui è imputata Anna Rosa Corsello mentre i giudici stavano per pronunciare la sentenza sull’ex dirigente generale della formazione. La difesa ha fatto sapere che l’imputata ha dichiarato di rinunciare ad una eventuale prescrizione ed ha chiesto che si chiarisca fino in fondo la sua posizione. I legali, inoltre,, chiedono pure che si proceda per calunnia nei confronti del suo accusatore.

Un processo lunghissimo quello sulla ex dirigente della regione tanto che la Procura aveva chiesto di applicare la prescrizione anche perchè secondo i Pm, il reato era diverso da come era stato ipotizzato e soprattutto la presunta pressione sul Formez, perché assumesse sette ex dirigenti a contratto dell’amministrazione di Palazzo d’Orleans, sarebbe avvenuta a gennaio 2013 e non ad aprile 2014. Un fatto che sposta i termini della prescrizione a cui pperò la Corsello ora rinuncia.

Come si legge sul Giornale di Sicilia, l’accusa per la Corsello era originariamente di concussione, ma poi era stata trasformata in istigazione alla corruzione ma proprio a fine processo, durante la requisitoria, la procura ha ritenuto che si sia trattato di una induzione indebita a dare o ricevere utilità, un misto fra i due precedenti reati. In ogni caso prescritto all’inizio del mese di luglio.

I giudici della terza sezione, presieduta da Fabrizio La Cascia, scioglieranno la riserva il prossimo 17 novembre. Nel frattempo i difensori hanno chiesto la trasmissione degli atti in procura riguardo le dichiarazioni di Domenico Giubilaro, pure lui dirigente regionale, grande accusatore della Corsello. Per i legali si deve procedere per calunnia.