Non è un momento di riflessione solo per la maggioranza di Roberto Lagalla. A Palermo anche fra le opposizioni si inizia a respirare aria di confronto. Motivo del contendere la futura presidenza della Commissione Trasparenza e Vigilanza. Sala Martorana dovrà infatti scegliere chi dovrà succedere a Cesare Mattaliano nel ruolo di garanzia per le commissioni consiliare. Un posto che solitamente spetta al mondo delle minoranze, oggi rappresentato dal centrosinistra.

Il PD lancia Fabio Giambrone

La nomina della commissione arriverà con un voto d’aula al momento fissato per la giornata di lunedì, anche se all’interno del Consiglio Comunale non c’è particolare unità sulla prosecuzione dei lavori d’aula. Ciò soprattutto a proposito delle numerose polemiche seguite al dibattuto ‘regolamento movida‘, ancora in attesa di trovare la sua forma definitiva. Tra una variazione di bilancio e un’altra, i gruppi a Sala delle Lapidi dovranno scegliere i propri alfieri all’interno della futura Commissione Trasparenza e Vigilanza. Ad avere le idee chiare è soprattutto il Partito Democratico, che avrebbe trovato piena convergenza sul nome di Fabio Giambrone. L’ex vicesindaco in era Orlando è anche uno dei nomi favoriti per la futura presidenza, anche se la vicepresidenza del Consiglio con Teresa Piccione potrebbe essere un limite in sede di dibattito con le altre forze politiche.

Ferrandelli in seconda fila, nome M5S outsider

Posto al quale ha ambito in passato anche Fabrizio Ferrandelli, il quale probabilmente siederà in commissione sotto l’egida di +Europa. Qualcuno però, dalla parti delle opposizioni, rimprovera all’ex candidato sindaco di essere stato troppo vicino politicamente all’attuale primo cittadino, ovvero Roberto Lagalla. Nel ruolo di outsider anche il M5S. Fonti pentastellate sottolineano il fatto che, proprio i grillini, non hanno posizioni apicali nè in commissione Bilancio nè fra le vicepresidenze del Consiglio Comunale. Un fatto che potrebbe far propendere verso una sorta di compensazione d’aula, anche se ancora le linee di demarcazione delle trattative sono lungi dall’essere ancora definite. Inoltre, fra i grillini, non è chiaro chi verrà scelto come rappresentante in commissione Vigilanza. Organo di controllo per il quale tanti gruppi devono ancora scegliere i propri rappresentanti. Fra questi c’è anche Progetto Palermo, che dovrebbe riunire i ranghi fra oggi e domani. All’ombra di un rimpastino nel centrodestra ad oggi non concretizzato, le cose iniziano a muoversi anche fra le minoranze. Insomma, a Sala Martorana i prossimi giorni potrebbero essere roventi.