Chi l’ha detto che compiere cento anni al tempo del Coronavirus è sfortuna? Non provatelo a dire a Catia Lo Coco, chiamata affettuosamente “Nonna Catia”, che ieri ha spento le cento candeline in diretta Facebook, nella pagina di BlogSicilia.

Un fiume in piena e un’allegria contagiosa. Nel corso della chiacchierata con Massimo Minutella, Nonna Catia ha risposto a ogni domanda con estrema lucidità e con un sorriso che le illuminava gli occhi.

Nata a Bova, in Calabria, il 22 marzo 1920, oggi vive a Santa Flavia; ha legato la sua vita al marito Antonino e da quell’amore è nata una famiglia che oggi conta circa 50 membri tra figli, nipoti e pronipoti. Nonna Catia è a proprio agio davanti alla webcam e la sua forza vitale non viene meno, come se si fosse abituata al cambiamento di una società sempre connessa ma isolata, oggi per necessità.

Il clima di guerra attuale non è affatto nuovo per lei che la guerra l’ha vissuta, quella vera con eserciti e bombe, e la crisi che stiamo attraversando la riporta a quegli anni: “Questa guerra è peggio di quella contro i tedeschi”, esclama. Ciononostante la capacità di non perdere mai il sorriso è un messaggio di speranza per tutti noi.
Come tutti trascorre la quarantena in casa, con l’affetto dei suoi cari, ma “tanto non uscivo già da un anno”, aggiunge. Devotissima, trascorre la giornata recitando il rosario e guardando un po’ di televisione.

Certo, qualche giorno fa avrebbe festeggiato il compleanno tra i baci e gli abbracci affettuosi dei familiari, e in paese sarebbe stato un giorno di festa. Oggi non si può perché la vicinanza è vietata, ma questo non ha impedito a Nonna Catia di spegnere le candeline della torta insieme agli ospiti virtuali. E prima dei saluti, la saggia raccomandazione del momento: “State a casa, non uscite”. La redazione di BlogSicilia rinnova gli auguri alla splendida Nonna Catia che in pochi minuti ci ha dato una lezione di vita e di vitalità.