“Prima i giudici del TAR , poi quelli del CGA che dichiarano illegittimi gli atti di questa amministrazione e dopo i tribunali anche gli organi amministrativi e istituzionali bacchettano l’operato dell amministrazione Orlando che nella sua arroganza non ha ritenuto di dovere rispondere ad una nota in cui si chiedevano notizie sul PRG intimando il commissariamento”.

E’ dura, come sempre, la reazione di Stefania Munafò responsabile ambiente della segreteria del Pd di Palermo alla notizia del Commissariamento del Comune che secondo lei è l’ultima conseguenza di una gestione dissennata di Palazzo delle aquile

“Il PD aveva più volte invitato l’amministrazione non procedere più per varianti ma a dare uno strumento fondamentale come il nuovo PRG alla città di Palermo! Siamo stati ignorati. Noi come la Regione vigilante. Oggi l’assessorato nomina il commissario che si sostituirà al sindaco ed al consiglio comunale facendo sì che si aggiorni un PRG vecchio di 20 anni! Mi ritengo soddisfatta per l intervento sostitutivo messo in essere dall’assessorato che continua a mostrare attenzione su argomenti così delicati ed importanti”.

Proprio nello stesso giorno della diffida, l’amministrazione, con ulteriore atto di arroganza politica aveva proceduto con le varianti che vanno a incidere negativamente sullo stesso PRG e di fatto lo stravolgono prima ancora che vada in discussione”.

“Quanto avvenuto in Consiglio comunale è oltremodo sconfortante e preoccupante per le sorti di questa città. Primo esempio è via Trabucco, variante incompatibile perché si fa un uso promiscuo di un area residenziale che coinciderà con un area D2 area industriale e commerciale”.
“In secondo luogo una lottizzazione su aree i cui lotti sono inferiori ai 10.000 mq misura prevista normalmente per le lottizzazioni e lo si fa sostenendo che non necessiteranno di autorizzazione Vas, ma la legge è cambiata ed oggi sono assoggettate a queste verifiche”.
“Adesso si mettano da parte giochi e giochini politico amministrativi e si lavori al nuovo PRG! Venga trattato lo schema di massima e smettiamola con varianti e lottizzazioni selvagge in una città che non necessita di cementificazioni, parcheggi privati, centri commerciali, ed ampliamenti vari di strutture”
“Il Pd si attiverà da subito per organizzare incontri ed assemblee con i cittadini e le associazioni affinché la gente si riappropri di una città a misura d’uomo. Affinché si possa lasciare quel po’ di verde che resta alle generazioni future”.
“Questo commissariamento – conclude – è l’ennesimo fallimento di una amministrazione che per rispettare le regole costringe i cittadini e le associazioni a fare ricorsi e gli enti istituzionali a intervenire attivando poteri sostitutivi. Non è più concepibile che si debba ricorrere ad interventi terzi per fare rispettare le leggi in questa città. Non è concepibile che questa amministrazione a spese dei contribuenti adotti provvedimenti che vengono poi sistematicamente messi in discussione da organi superiori”.

“L’assessore regionale all’Ambiente e al Territorio è intervenuto correttamente sull’anomalo caso del Comune di Palermo – commenta la vice presidente del Consiglio Comunale Nadia Spallitta -che, nonostante l’obbligo dal 2012 di adottare il nuovo Piano regolatore, l’adozione da parte del Consiglio delle linee guida per il nuovo strumento urbanistico e l’impiego di un milione di euro per la redazione del Piano, in questi anni è rimasto inerte, privilegiando la via delle varianti urbanistiche a un Prg anacronistico (in quanto elaborato nel 1994), obsoleto e superato oggi dalla natura giuridica di Palermo quale Città metropolitana. In altri termini, nonostante le dichiarazioni del Sindaco sulla necessità di creare verde e fermare il consumo del territorio, l’Amministrazione ha continuato nei fatti a prevedere interventi edilizi, talvolta anche a danno delle residue aree di verde”.

“Ancora oggi, piuttosto che prelevare gli atti propedeutici al nuovo Piano regolatore (come lo schema di massima), si è preferito trattare in Consiglio una proposta in variante allo strumento urbanistico vigente che prevede la realizzazione del mega cimitero a Ciaculli, anche in aree che attualmente sono di verde o inserite nel parco, con ulteriore previsione di consumo del suolo”.

“Ritengo sia grave – continua la Spallitta – che questa maggioranza di governo si faccia commissariare su questioni che attengono allo sviluppo sociale, economico e culturale della città a causa di un’inerzia che non appare accettabile, sia perché in contrasto con precisi obblighi di legge, sia perché è indispensabile una visione organica del nostro territorio che garantisca i servizi essenziali, che blocchi ulteriori forme di cementificazione, che crei interventi alternativi alle nuove edificazioni e che arricchisca la città di parchi e di verde”.

“Spero che in Aula si avvii quanto prima il dibattito sul nuovo strumento urbanistico – conclude – e che si accantonino definitivamente le proposte di variante o in ogni caso i provvedimenti puntuali, che non consentono una visione d’insieme del territorio né una programmazione economica e sociale dello stesso”.

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