I Finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Palermo, nell’ambito della costante attività di controllo economico del territorio hanno individuato una serra adibita alla coltivazione di marijuana occultata nello scantinato di un condominio nel quartiere “Borgo Nuovo”.

In particolare, le Fiamme Gialle notavano un allaccio abusivo alla rete elettrica e la presenza di cavi che si inoltravano nello scantinato dello stabile.

Accesso da una botola

I militari quindi, con l’ausilio delle unità cinofile (i cani da pastore “Haira e Ikay”) della Compagnia GdF di Punta Raisi riuscivano ad individuare una botola ubicata nell’androne posto auto del condominio attraverso la quale era possibile accedere ad un piano sotterraneo nel quale era installato un impianto di coltivazione e la presenza di 174 piante di cannabis indiana.

Allacci abusivi alla rete elettrica

Al fine di assicurare l’illuminazione e una giusta temperatura i locali erano stati accessoriati da un sistema di luce artificiale a incandescenza di oltre 50 lampade da 600W ciascuna, ventilatori a piantana, due condizionatori esterni e split interni che emanavano aria calda. L’intero sistema, teso ad ottenere il microclima ideale per l’illecita coltivazione, è risultato allacciato abusivamente alla rete elettrica nazionale.

Arrestato ai domiciliari 54enne

Pertanto, i finanzieri hanno posto agli arresti domiciliari il responsabile T.G., di 54 anni palermitano – con specifici precedenti di polizia – per coltivazione di sostanze stupefacenti, e sequestrato l’intera serra.

L’operazione testimonia la costante e capillare attività svolta dalla Guardia di Finanza per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti nella provincia palermitana, primaria fonte di finanziamento delle locali organizzazioni criminali.

 

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