Nel settantesimo anniversario della Conferenza di Messina e Taormina, la politica europea torna a riflettere sul ruolo delle Regioni nel processo di integrazione.
A ribadirne l’importanza è stato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, intervenuto a Taormina durante un incontro con la Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo.

L’iniziativa, ospitata a Palazzo dei Giurati dal sindaco Cateno De Luca, ha riunito esponenti delle istituzioni europee per discutere di autonomia regionale e cooperazione tra livelli di governo.
Autonomia siciliana e regionalismo europeo
“Lo Statuto siciliano e l’autonomia dell’Isola rappresentano un riferimento nel panorama del regionalismo europeo”, ha dichiarato Schifani.
“Un’autonomia che affonda le radici nella nostra storia e nella condizione insulare della Sicilia. Ha conosciuto momenti di luce e di ombra, ma ha garantito ai siciliani l’autogoverno e la possibilità di rispondere all’ansia di riscatto di una terra spesso trascurata”.

Il presidente ha poi sottolineato che la competitività dei territori europei dipende oggi più che mai dalla capacità di costruire sinergie tra Regioni e Istituzioni centrali. E ha richiamato l’attenzione sulla necessità di riconoscere un ruolo più incisivo agli enti locali nel processo decisionale dell’Unione.
Europa, democrazia e cooperazione istituzionale
All’incontro erano presenti, oltre al presidente della Commissione Sven Simon (Germania), anche i deputati europei Lorànt Vincze (Romania), Salvatore De Meo e Brando Benifei (Italia), Ernő Schaller-Baross (Ungheria) e Nikolas Farantouris (Grecia).
“Mi onoro di rappresentare la Sicilia nel Comitato europeo delle Regioni”, ha aggiunto Schifani, ricordando l’intesa raggiunta nel 2023 tra i presidenti delle Istituzioni Ue. “Un accordo che consente iniziative congiunte per rafforzare la democrazia e includere la voce dei territori in tutte le fasi del processo decisionale europeo”.
Secondo il governatore, la ricorrenza della Conferenza non deve limitarsi a una celebrazione simbolica: “È un’occasione per rilanciare l’idea di Europa. In un tempo segnato dalle spinte nazionaliste, dalla Sicilia parte un messaggio chiaro: possiamo e dobbiamo costruire insieme un’Europa più forte, più sicura, più libera e più inclusiva”.
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