Uno sguardo sul mondo della creazione contemporanea e sulla sua poetica multiforme attraverso compagnie e giovani artisti tra i più interessanti del panorama della danza nazionale ed internazionale.

Al via nell’ultima settimana di aprile la prima edizione del Festival “ConFormazioni”, manifestazione di danza e linguaggi contemporanei sotto la direzione artistica di Giuseppe Muscarello rivolta all’attività coreografica, alla formazione, con una sezione dedicata a workshop specifici. Gli spettacoli si svolgeranno al Piccolo Teatro Patafisico, uno spazio creativo aperto e polivalente che nasce all’interno di un ex manicomio e che si ispira alla ‘Patafisica’, scienza delle eccezioni e delle soluzioni immaginarie.

I programma due spettacoli per sera e per due giorni, affidati a quattro compagnie. L’apertura, prevista il 29 aprile alle 21, è affidata a “R-esistenza”, di Petranura Danza, dei coreografi siciliani Laura Odierna e Salvo Romania. Lo spettacolo è una riflessione sul concetto di ‘resilienza’, cioè la capacità di un sistema di adattarsi al contesto e definire forme di r-esistenza per superare le criticità. E’ un’opera coreografica che spazia nel linguaggio coreutico contemporaneo, mantenendo salda un’identità artistica precisa, forte, ma sempre aperta al dialogo con altre visioni e altre identità.

Si continua il 29 aprile con la compagnia Déjà Donné con “HO| ME” di e con Virginia Spallarossa: una riflessione sulla vita di un corpo nello spazio, nella propria casa proiezione ed estensione di se.

Il 30 aprile il festival ospita “Look Me Inside” e “Crepuscolo”. “Look Me Inside” è di e con Giovanna Velardi, direttrice artistica della Compagnia Giovanna Velardi, palermitana, formatasi in Italia e in Francia che propone una donna che non ha paura di esprimersi, che si mette a nudo e grazie alla scoperta del piacere nel donarsi, si illumina e non si vergogna di mostrare le sue fragilità. La danza della Velardi disegna un percorso nell’ombra che diventa chiaroscuro fino ad arrivare alla luce.

“Crepuscolo, Preludio per un Primo Movimento” è, invece, un progetto della compagnia Mediterra con la coreografia di Giovanni Scarcella, dove il corpo e la musica duettano insieme e dove la presenza fisica e il movimento danzato rispondono al ritmo prorompente del virtuosismo musicale dell’opera di J.S. Bach, il tutto come atto ri-generatore. La musica e la coreografia contemporanea, cercheranno insieme di tracciare e disegnare una geografia che includa il corpo e lo spazio sonoro una geografia che rispecchia la continua indagine del coreografo, Giovanni Scarcella sull’essere umano come riflesso e risultato di pulsioni generate dal suo vivere quotidiano.

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