Addio al postino quotidiano. La posta non sarà consegnata più ogni giorno a Palermo. La consegna avverrà a giorni alterni, forse anche ogni tre giorni in periodi di ferie o in presenza di quantità minori di corrispondenza da consegnare.

E’ il nuovo corso di Poste Italiane privatizzata per la città di Palermo, Nonostante le proteste istituzionali e non Poste continua il suo piano di tagli e depotenziamento soprattutto al sud ed esclude la città metropolitana di Palermo dalla consegna giornaliera che continua ad avvenire nelle grandi città.

Oggi sindacati in piazza contro l’addio al postino quotidiano e al progetto di depotenziamento che significa anche posti di lavoro a rischio. Per Cisl Slp, Cgil Slc, Uilposte, Ugl Com e per gli autonomi del Failp e della Confsal, la dismissione accende un’ipoteca sul recapito postale e rischia di tradursi in un drastico taglio ai 140 mila posti di lavoro.

“Appare del tutto incomprensibile la scelta di Poste Italiane – dice il sindaco leoluca Orlando – che ha deciso la drastica riduzione del servizio di recapito della corrispondenza a Palermo, unica fra le grandi città metropolitane senza la consegna giornaliera con un taglio del servizio che ne danneggia pesantemente la qualità oltre che determinare gravissime ripercussioni occupazionali. Non è pensabile che il processo di privatizzazione in atto venga compiuto mortificando il ruolo postale di Poste italiane, pur comprendendo la volontà aziendale di diversificare l’offerta includendo servizi (come i bancari o telefonici) tradizionalmente non affini a Poste”.

Orlando lancia, poi, un appello “Per questo credo opportuno che tutte le Istituzioni e la rappresentanza politica del nostro territorio si uniscano all’impegno delle Organizzazioni Sindacali, perché mai come ora l’impegno per la qualità dei servizi ai cittadini e per i livelli occupazionali sono stati così tanto concomitanti”.