Questa mattina sono stati consegnati all’impresa aggiudicataria i lavori per il recupero dell’edificio, confiscato alla mafia, in via Villagrazia 459, a Palermo, da destinare a polo di accoglienza per persone con disabilità, tramite un complesso di opere edili, strutturali e impiantistiche.
L’importo complessivo dell’opera è 830.132,55 euro (560.903,56 euro per lavori oltre 269.228,99 euro per somme a disposizione).
Erano presenti gli assessori alle Attività sociali Rosi Pennino, ed ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando, il consigliere comunale Dario Chinnici, il consigliere Ivan Morello della III Circoscrizione, i tecnici del Comune e la ditta che curerà i lavori.
Pennino “Punto di riferimento per persone disabili”
Per l‘assessore Pennino “è molto importante riqualificare questo bene per realizzare un punto di riferimento per le attività che consentiranno all’interno di questa ‘palestra abitativa’ la costruzione di autonomie per le persone disabili”.
Le parole di Orlando
“Ci impegneremo – ha dichiarato l’assessore Orlando – affinché i lavori vengano completati nei tempi previsti e l’opera sia messa a disposizione delle persone con disabilità il prima possibile”.
Ministro per le Disabilità incontra Anfas Sicilia a Palermo
Si è svolto nei giorni scorsi, nell’ambito della visita in Sicilia del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, un importante incontro presso la sede di Anffas Palermo per discutere dei temi caldi e delle battaglie in cui è impegnata l’associazione. Presenti il presidente regionale Giuseppe Giardina, quello di Anffas Palermo Antonio Costanza, una delegazione delle varie sezioni siciliane e un folto gruppo di autorappresentanti. Tra le questioni prioritarie affrontate con l’esponente del Governo nazionale quella dei progetti di vita, che dovrebbero permettere ad ogni persona con disabilità di programmare e definire in autonomia il suo percorso personale. “Un tema – spiega Giardina – che il ministro ha particolarmente a cuore. A tal proposito, la stessa Locatelli, ha sottolineato che vi sono cinque decreti attuativi che dovranno essere emanati entro il 2024, ed uno di questi riguarda proprio i progetti di vita. Progetti che, nel contesto siciliano, non vengono redatti o non sono adeguati alle esigenze dei beneficiari”.
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