Sarebbero una decina (su 24) gli amministratori appena eletti ma a rischio di incompatibilità perché morosi nei confronti del comune di Monreale.

Per loro rimane ancora del tempo (30 giorni dalla ricezione della nota inviatagli dal segretario comunale) per mettersi in regola ed onorare i debiti con l’ente che sono tenuti a rappresentare (e a difendere). Si tratta in alcuni casi di piccoli importi, relativi a multe non pagate. Ma in 4 casi il debito maturato è addirittura superiore ai 2.000 euro, mentre un amministratore deve al comune di Monreale la somma di ben 9.800 euro.

Una posizione pesante ma che dovrà a breve chiudere, se vorrà mantenere l’incarico appena ricevuto.
Tanti i consiglieri coinvolti, alcuni tra di loro appartenenti alle nuove leve della politica monrealese, al primo incarico istituzionale, e per questo forse ignari della normativa (la Legge Regionale 31/86, Art. 10, primo comma, n.6) che stabilisce l’incompatibilità con la carica di consigliere per chi ha un debito con il comune.

Ma ad avere pendenze con il comune figurano anche politici navigati ed in un caso un assessore. Per i debiti più significativi, superiori ai 500 euro, è stata concessa la possibilità di effettuarne la rateizzazione con l’applicazione della mora del 30%. Chi deve importi inferiori dovrà invece saldare il conto con il comune in un’unica soluzione.

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