Il Consiglio comunale di Palermo a Brancaccio si è riunito in seduta straordinaria nel ricordo di Don Pino Puglisi, il parroco antimafia ucciso nella borgata il 15 settembre di 30 anni fa. Lo ha fatto questa mattina alle 10 in piazza Anita Garibaldi, il luogo in cui Puglisi su sorpreso alle spalle dei suoi killer.

Un gesto riproposto dopo la riunione che si svolse nella scuola Falcone dello Zen – dove Lagalla ha promesso di tornare a breve – dopo l’arresto della ex preside del plesso scolastico, Daniela Lo Verde.

Lagalla “Lungi da inutili passerelle”

A Brancaccio il sindaco, Roberto Lagalla, ha sottolineato: “Lungi da inutili passerelle e da promesse vane, l’iniziativa del Consiglio comunale si colloca in una logica di democrazia partecipata e di rinnovata attenzione ai problemi delle periferie urbane ai quali l’amministrazione comunale è chiamata a dare risposta con la concretezza dei progetti e con la conseguente capacità di realizzazione”.

“Impegno per le periferie”

Inoltre, il primo cittadino ha parlato del suo impegno per le periferie ed ha sottolineato: “Abbiamo assunto impegni sostenibili che stiamo portando avanti con determinazione ma soprattutto con il prezioso contributo dei cittadini, dell’associazionismo, del volontariato e della chiesa, in una cornice di sinergia che si invera nella famosa frase di Padre Pino Puglisi: ‘Se ognuno fa qualcosa si può fare molto’, ancora oggi volano e ispiratore di un lavoro portato avanti nell’esclusivo interesse del bene comune”.

Così il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a margine del suo intervento in occasione della seduta straordinaria del Consiglio comunale nella seconda circoscrizione, nel piazzale Beato Pino Puglisi, in onore del XXX anniversario della morte di Padre Pino Puglisi. “Ringrazio per questa iniziativa il presidente del Consiglio comunale, Giulio Tantillo, il presidente della seconda circoscrizione, Giuseppe Federico, e tutti i membri del Consiglio per la sentita partecipazione a questo importante momento di riflessione comune”.

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